Sanità Pubblica: informativa audizione-Camera abrogazione 1septies 24.06.09

18 Luglio 2011

Sanità Pubblica: informativa audizione-Camera abrogazione 1septies 24.06.09 – Nota di Gianluca Mezzadri Responsabile professioni sanitarie della FP CGIL Nazionale e Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

 
Abrogazione art. 1 – septies, Legge 3 febbraio 2006 n. 27; audizione alla VII Commissione permanente – Cultura, scienza e istruzione – della Camera dei Deputati.

Martedì 23 giugno 2009, siamo stati sentiti in audizione presso la VII Commissione permanente – Cultura, scienza e istruzione – della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di equipollenza, di cui alla proposta di Legge C. 2131 e abbinate.

Abbiamo rivolto un ulteriore sollecito per una positiva conclusione del percorso avviato di abrogazione della norma in oggetto i cui effetti sono devastanti per il sistema attuale di protezione della salute dei cittadini e per il rispetto della vigente regolazione dell’ordinamento delle professioni sanitarie.

Abbiamo sottolineato con forza:
– Il permanere di una normativa (art. 1 septies) lesiva del diritto alla salute, della qualità dei servizi per i cittadini, considerati gli effetti già prodotti in alcuni ambiti regionali, e difforme rispetto le numerose disposizioni legislative che riguardano l’ordinamento delle professioni sanitarie, previste per tutto il servizio sanitario nazionale e le strutture ed enti dallo stesso accreditati
– Come l’articolo 1 septies sia una risposta sbagliata ad aspettative legittime di una categoria di persone, i cui interessi non possono essere tutelati a scapito dell’interesse generale di milioni di cittadini a vedersi garantita la qualità delle prestazioni sanitarie, né di quello di migliaia di professionisti che hanno acquisito i titoli professionali nel completo rispetto della vigente normativa nazionale in materia di regolamentazione delle professioni sanitarie, come indicato dal Decreto legislativo 502 del 1992 e successive modificazioni
Abbiamo confermato: 

– L’urgenza di abrogare l’articolo 1 septies della Legge 3 febbraio 2006 n. 27 senza ulteriori indugi e di evitare l’introduzione di percorsi di specifici per riconoscimenti professionali e/o lavorativi, peraltro già regolati dalla vigente normativa, senza il necessario confronto preventivo e senza che ciò sia la risposta ad esigenze che riguardano la generalità delle categorie 

– L’assoluta contrarietà all’introduzione di innovazioni per via legislativa di “scorciatoie” e “percorsi ad personam” finalizzati ad aggirare il rispetto della vigente normativa in materia di regolamentazione delle professioni sanitarie
Abbiamo sollecitato: 

– La piena assunzione di responsabilità da parte della Camera dei Deputati per l’abrogazione di una normativa, che incentiva ulteriormente le condizioni di abusivismo in questo settore e la già precaria garanzia dell’unicità nazionale dell’accesso alle prestazioni della riabilitazione da parte dei cittadini.

Dopo aver ringraziato, per il lavoro svolto in sede deliberante, la VII Commissione del Senato, che ha approvato all’unanimità di tutti i gruppi parlamentari, il DDL 572 per l’abrogazione dell’articolo 1 septies, abbiamo, invece, nuovamente espresso il nostro stupore per la diversa posizione assunta dalla VII Commissione della Camera dei Deputati, almeno in questa fase di avvio del dibattito parlamentare.

Abbiamo argomentato che l’abrogazione incondizionata dell’art. 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza di diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, consentirebbe di riparare ad un errore senza introdurre ulteriori elementi di confusione, ripristinando così una situazione di legittimità del quadro normativo e di certezza per i cittadini di ricevere prestazioni adeguate da professionisti appositamente formati.

Abbiamo richiesto di concludere, senza indugi e con urgenza, il percorso di abrogazione dell’articolo 1 septies poiché la norma ha già iniziato a produrre i suoi effetti negativi con l’emanazione, da parte dei Ministeri competenti, del decreto applicativo (datato 24 febbraio 2009), con la conseguente “grave messa in discussione” di tutto il sistema formativo delle professioni sanitarie, materia riservata alla legge nazionale e i relativi rischi per l’utenza già esposta a un “dilagante” abusivismo in questo settore della riabilitazione.

Vi chiediamo di informare i lavoratori dell’impegno che FP CGIL ha profuso e sta profondendo in questo percorso, con l’obiettivo di salvaguardare le professioni sanitarie ed i cittadini utenti.

Roma, 25 giugno 2009
 
 

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