VVF – Accordi integrativi per la distribuzione delle economie di gestione per l’anno 2008

31.07.2009 – A seguito degli accordi concernenti la distribuzione delle risorse FUA per l’anno 2008, di seguito allegati, la FP CGIL VVF ha inviato la nota a verbale di seguito riportata, con la quale si esplicitano, malgrado la sottoscrizione dell’accordo, i punti dello stesso che sono motivo di forti perplessità.

La FP–CGIL VVF ha ritenuto di firmare gli accordi di cui sopra malgrado taluni punti degli stessi – come di seguito evidenziati – siano motivo di forti perplessità.

In particolare, aver deciso di utilizzare la quasi totalità dei risparmi di gestione per incentivare, soprattutto, l’indennità di turno e giornaliera è una semplificazione che non trova alcuna coerenza con la complessità e qualità delle professionalità espresse dal Corpo e con la necessità di valorizzarle adeguatamente attraverso una loro specifica organizzazione.

Abbiamo tentato, come ormai facciamo da diversi anni, di alzare il livello della discussione, ovvero di entrare nel merito delle varie questioni, ma abbiamo trovato ostacoli insormontabili in tutti gli interlocutori presenti al tavolo.

Per l’Amministrazione, si presentano dirigenti che conoscono poco il mondo dei pompieri, poco si sforzano per capirlo meglio e, se lo capiscono, non fanno quasi nulla per cercare di orientare strategie complessive di qualità; per alcuni sindacati, capita spesso di trovare rappresentanti che sembrano più impegnati a curare il mantenimento delle loro riserve, delle loro piccole corporazioni, se non il loro tornaconto, piuttosto che gli interessi di tutto il personale: ma che modo di lavorare è mai questo?

Come spiegare altrimenti la decisione di incentivare solo i SAF 2B ed il personale istruttore? Come si giustifica un simile incentivo senza un minimo di riorganizzazione dei rispettivi settori, innanzitutto per garantire un servizio omogeneo su tutto il territorio ed un’equa ripartizione delle risorse?

Quanti sono i SAF 2B? Dove lavorano? Con quali orari? Con quanto straordinario? E’ giusto premiare la mera presenza, oppure è più corretto premiare l’eccellenza professionale di questi operatori, laddove effettivamente svolta, pensando, per esempio, ad una quota di incentivo più coerente con l’indennità di volo?

Chi e quanti sono gli istruttori? Perché valgono solo i corsi di valenza nazionale certificati dalla Direzione Centrale? C’entra qualcosa il fatto che taluni componenti delle delegazioni sindacali nazionali – non certo della CGIL – orbitino, guarda a caso, nelle strutture centrali (romane) della formazione?

Perché, infine, non si è nemmeno provato a tener conto di molte altre professionalità, tutte degne di un minimo di attenzione:

– SAF 2A, NBCR 2° e 3° livello, Soccorso Acquatico, TPSS, USAR, NR, GOS, patenti 4° …(…e poi si obietta che non serve un nuovo modello organizzativo!!!) per quanto riguarda le competenze operative?

– DC75, capi di settori lavorativi (operativi, tecnici ed amministrativi) e distaccamenti … per quanto riguarda l’assunzione di particolari responsabilità?

Crediamo sia stata volutamente persa l’ennesima occasione: per quanto ci riguarda, la nostra firma è legata solo alla volontà di ridistribuire risorse in una fase di crisi molto dura e complessa per il lavoro dipendente – anche per i Pompieri, malgrado il Paradiso del diritto pubblico declamato dai soliti noti – ma ci impegniamo fin d’ora (ed impegniamo anche gli interlocutori succitati) affinché nelle prossime settimane si apra una discussione tecnica di merito sul modello organizzativo del Corpo, sull’organizzazione del servizio e sulla valorizzazione del personale.