Per la ricerca servono finanziamenti e non slogan lanciati dal palco per fare propaganda.
Altro che vincere la sfida sul cancro nei prossimi tre anni!
In tre mosse si riduce la ricerca sanitaria Italiana a cenerentola Europea:
1. Si riducono progressivamente e pesantemente i finaziamenti pubblici.
2. Si aumentano in maniera esponenziale i riconoscimenti di IRCCS privati e pubblci.
3. Si bloccano le dotazioni organiche e i ricercatori precari sono lasciati a casa dopo 20 anni di lavoro o debbono andare all’estero a cercar miglior fortuna.
Ricordiamo a tutti che la ricerca non è mai fine a se stessa ma è il motore per lo sviluppo sociale ed economico di un paese ne accresce la capacità di produrre conoscenza , genera nuova cultura, scienza, tecnologia, prodotti , servizi e soprattutto benessere. E in particolare lo scopo della ricerca biomedica è quello di passare dalla semplice tutela sanitaria alla promozione della salute, di migliorare ed elevare la qualità delle cure . La mancanza di finanziamenti per la ricerca non ferma solo la battaglia contro le grandi malattie, ma cancella quella sulle malattie rare e azzera la possibilità degli Italiani di avere una sanità pubblica al passo con i tempi, rendendoci sempre più dipendenti dagli altri Paesi.
La FPCGIL continua il suo impegno per far aumentare realmente i fondi per la ricerca Sanitaria in Italia.
30/3/2010