Applicazione della Direttiva Servizi nel mercato interno in Italia: pubblicato il decreto legislativo

18 Luglio 2011

Applicazione della Direttiva Servizi nel mercato interno in Italia: pubblicato il decreto legislativo

 
In una nota del 29 aprile la CGIL comunica che è ‘ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo riguardante l’applicazione della direttiva servizi nel mercato interno. Come segnalato nelle precedenti comunicazioni si tratta di una materia ampia e complessa, da monitorare con attenzione a livello nazionale e regionale, i cui effetti sull’occupazione, i servizi, i diritti e le condizioni di lavoro andranno verificati con attenzione nel tempo anche in considerazione del lavoro di verifica che dovranno svolgere gli stati nazionali e l’Unione europea.

Un primo problema ci viene segnalato dalla ricognizione di tutta la normativa (autorizzazioni e requisiti) preesistente, rivisitata ai sensi della direttiva servizi, che troverete nella seconda parte del dlgs dove si fa riferimento ai procedimenti in capo ai ministeri (Giustizia,dello Sviluppo Economico ed altri). In particolare si tratta di normative settoriali, parzialmente modificate rispetto alle stesure iniziali, che andranno verificate puntualmente con i diversi comparti interessati (professioni, attività di somministrazione di alimenti e bevande, turismo, facchinaggio etc).

Un secondo aspetto riguarda le competenze delle Regioni in quanto si è in presenza di materie regolate dal Titolo V della Costituzione. Dal testo in premessa leggerete che il parere della Conferenza non si è espresso nei tempi previsti e all’art. 84 (clausola di cedevolezza)troverete che le norme in questione trovano applicazione fino a nuova legiferazione delle Regioni sulle stesse materie. In realtà dietro i ritardi con i quali è stato approvato il dlgs, il mancato parere della conferenza stato regioni,si evidenzia un problema più grande costituito dal superamento di tutta normativa incompatibile con la direttiva che è stato fatto solo parzialmente con il rischio di futuri contenziosi verso l’Unione Europea. Da ciò ne consegue la necessità di acquisire tutta la normativa prodotta a livello regionale solo parzialmente a conoscenza da parte della nostra organizzazione a livello nazionale.

Cogliamo l’occasione per segnalarvi che sulla Direttiva Servizi e il dlgs del governo è stato prodotto un documento comune tra le imprese dei servizi non distributivi (aderenti al TAIIS, Tavolo Interassociativo Imprese dei Servizi ) e le categorie dei servizi e del pubblico impiego (FILCAMS e FP) a partire dal quale potrebbero costruirsi momenti di confronto con le Regioni che coinvolgano imprese e sindacati.

Infine, come precedentemente segnalato, continueremo a prestare attenzione a tutta la parte di profilo generale,toccata dalla Direttiva e dal dlgs. Si tratta del campo di applicazione della Direttiva e di tutto il rapporto con i servizi economici di interesse generale esclusi (regolati da altri atti legislativi) e soprattutto dei diritti dei lavoratori coinvolti,attraverso i distacchi, nella libera prestazione di servizi. A tale proposito si segnala che già da parte di alcune categorie (trasporti) vengono denunciate iniziative di distacco di lavoratori dipendenti da aziende stabilite all’estero e per i quali non si prevede la puntuale applicazione delle norme europee e nazionali che tutelano i distaccati.

Su tutta la materia ritorneremo dopo lo svolgimento del congresso nazionale per un aggiornamento delle informazioni e per le eventuali iniziative da mettere in campo. ”

Enzo Bernardo  Ufficio Internazionale Fp Cgil

26 MARZO 2010

 
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