Sanità: incontro Governo-Regioni. A pagare sono sempre i cittadini. Due volte. – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale

18 Luglio 2011

Sanità: incontro Governo-Regioni. A pagare sono sempre i cittadini. Due volte. – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale Fp Cgil

Le decisioni che sembrano sostanziarsi dopo l’incontro odierno fra il Governo e i Presidenti delle Regioni Lazio, Campania, Molise e Calabria sono, se confermate, l’ennesima lesione del principio universalistico del nostro sistema sanitario nazionale e sarebbero vissute dai cittadini di quelle regioni come la beffa che si aggiunge al danno.

Che la decisione di far pagare ai cittadini il deficit di bilancio (per alcune regioni, in verità, ancora presunto) avvenga nel giorno in cui il Ministero della Salute rende noti i dati della sua ricerca sui sistemi di valutazione delle performance dei sistemi sanitari regionali è, senza ombra di dubbio, emblematico.

Ai cittadini del Molise, che per il 22% dei casi sono costretti ad “emigrare” verso sistemi sanitari di altre Regioni, il Governo indica come soluzione ai loro problemi quella delle addizionali regionali.

Alle cittadine della Campania, che solo nel 36% dei casi vengono invitate allo screening mammografico nella fascia di età più a rischio, il Governo offre come risposta quella di aumentare le tasse.

Ai cittadini calabresi, che hanno il doppio del rischio di essere nuovamente ricoverati per la stessa patologia rispetto ai cittadini del Piemonte, il Governo vuole aumentare la pressione fiscale.

Per i cittadini del Lazio, che solo per il 16% dei casi, vengono operati per fratture al femore nei due giorni successivi al ricovero, la stessa soluzione: più tasse.

Come si può ragionevolmente sostenere un approccio simile?

Valuteremo nei prossimi giorni, insieme alle strutture regionali della nostra categoria ed alla confederazione, le giuste risposte a questo ennesimo attacco al diritto dei cittadini ad un servizio sanitario di qualità, e respingeremo con tutti i mezzi a nostra disposizione il tentativo di far pagare più tasse proprio a quei cittadini che ricevono meno.

Meno servizi di qualità e più tasse è un’accoppiata indegna.

Roma 13 Maggio 2010

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