La Fp-Cgil Nazionale ritiene inaccettabile la posizione assunta dal Centro Formazione Professionale Zanardelli e dalla Provincia di Brescia nel confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali di categoria sull’incertezza riguardante i livelli occupazionali e la professionalità dei lavoratori.
I contratti in scadenza sono rinnovati solo fino al 30 giugno 2011 in attesa di un piano di ristrutturazione, mentre a 4 lavoratori interinali non è data alcuna prospettiva.
Per questo la Fp-Cgil sostiene lo stato di agitazione proclamato unitariamente a livello aziendale e tutte le iniziative di mobilitazione necessarie per evitare che l’attività dell’Azienda Speciale Provinciale Zanardelli, costituita e partecipata dalla Provincia di Brescia, considerata e riconosciuta come esperienza di eccellenza nella Formazione, venga prima depotenziata e poi smantellata, arrecando un gravissimo danno alla collettività, soprattutto in questa negativa congiuntura economica.
Non si può invocare o richiamarsi all’importanza e al valore della formazione professionale se poi, attraverso un’interpretazione iper-restrittiva e unilaterale delle normative vigenti, prima si creano ad hoc problemi alle figure più deboli (interinali, contratti in scadenza, etc.), per arrivare poi a mettere alla fine in discussione tutti, e quindi la stessa esistenza della struttura.
Il Cfp Zanardelli è un prezioso patrimonio del territorio, e le lavoratrici e i lavoratori del centro hanno dato un contributo professionale e umano fondamentale per raggiungere gli eccellenti risultati conseguiti. Un sereno e costruttivo confronto sindacale, se basato sull’obiettivo comune di potenziare la struttura, non può che portare ad un primo risultato: il rinnovo dei contratti in scadenza.
Questo è il presupposto per ragionare sul futuro del Cfp.
La Provincia non può essere uno spettatore distratto delle vertenza. Metta in campo azioni concrete in tempi brevissimi. La Fp-Cgil continuerà senza tregua la battaglia contro il licenziamento di massa delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici per aprire una stagione di stabilizzazioni che garantiscano i diritti degli operatori e l’offerta di servizi ai cittadini.
Roma, 23 Dicembre 2010