L’approvazione del Ddl Calabrò alla Camera rappresenta un grave lesione del principio costituzionale di autodeterminazione di ciascun individuo anche attraverso direttive anticipate, uno schiaffo alla professionalità dei medici e degli operatori sanitari che quotidianamente assistono i cittadini in condizioni di estrema sofferenza.
La Cgil e l’Fp-Cgil chiedono di fermare questa legge e continueranno a portare avanti ogni iniziativa utile a salvaguardare i principi costituzionali e deontologici, come fatto nei mesi scorsi con la campagna “Io non costringo, curo“, a sostegno dell’appello “per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico” promosso da Fp-Cgil ed Fp-Cgil Medici, che ha visto l’adesione di oltre 11.000 medici ed operatori sanitari.
Roma, 13 Luglio 2011