Maxiemendamento-legge di stabilità: c’è bisogno di discontinuità. Sul lavoro pubblico, sugli spazi pubblici, sui diritti dei cittadini.

24 Novembre 2011

Maxiemendamento-legge di stabilità: c'è bisogno di discontinuità. Sul lavoro pubblico, sugli spazi pubblici, sui diritti dei cittadini. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp Cgil Nazionale

Confermiamo il nostro giudizio negativo sui contenuti del maxiemendamento che la maggioranza si appresta ad approvare al Senato.

Perseverare nell’idea che per affrontare la crisi bisogna deprimere il lavoro pubblico, riducendone gli spazi, limitandone la capacità di assicurare diritti e servizi ai cittadini, a cominciare da  quelli più esposti, e prefigurando cassa integrazione e licenziamenti, è un grave errore e al tempo stesso evidenzia una pericolosa sottovalutazione della situazione attuale e delle ragioni che hanno portato il Paese sull’orlo del baratro.

Su due dei principali punti del maxiemendamento la Funzione Pubblica Cgil continuerà a opporsi, qualunque sia la situazione politica e il contesto nel quale si proverà a metterli in atto.

Non indietreggiamo nel difendere il sistema dei servizi pubblici locali dall’ennesimo attacco, da liberalizzazioni e privatizzazioni feroci, senza un progetto, che come abbiamo imparato sul campo producono spesso maggiori costi per cittadini e pubblica amministrazione e minori servizi. Difendiamo i servizi collettivi ancor più consapevoli del fatto che con l’acuirsi della crisi il sistema di welfare e di protezione sociale va rafforzato e non smantellato, che non è possibile bypassare lo straordinario pronunciamento dei cittadini nei referendum di giugno.

Contrasteremo operazioni di licenziamento o messa in mobilità dei lavoratori pubblici, non solo perché, dopo il blocco del turn over operato in questi anni dal Governo Berlusconi, non è realistica l’idea di lavoratrici e lavoratori pubblici in esubero, ma soprattutto perché il tema non può e non sarà sottratto, così come prevede il maxiemendamento, al confronto con le rappresentanze sindacale.

L’unico fatto positivo del maxiemendamento è che è l’ultimo atto di questo Governo.

Roma, 11 Novembre 2011

 
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