VVF – Relazione incontro con il Ministro Cancellieri.

24 Gennaio 2012

 
 

 INCONTRO CON IL MINISTRO CANCELLIERI
 
 “ADESSO ATTI CONCRETI”

 
 
 

Nel pomeriggio di ieri si è svolto l’atteso incontro con il Ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, richiesto unitariamente da CGIL, CISL e UIL con nota del 28 dicembre u.s., allo scopo di approfondire le problematiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del servizio di soccorso.

La delegazione Fp Cgil vvf ha rappresentato, prima di tutto, la necessità di aprire un confronto politico serio e costruttivo con le parti sociali, focalizzando l’interesse sulle criticità legate sia agli aspetti economici e professionali dei Vigili del Fuoco, sia al funzionamento della struttura organizzativa del Corpo Nazionale.

La sterile polemica in merito alla collocazione istituzionale del Dipartimento della Protezione Civile ha rischiato di distogliere l’attenzione dalle vere tematiche che presentano l’urgente bisogno di una risoluzione immediata.

A tal proposito, abbiamo ribadito il nostro esclusivo interesse verso un miglioramento organizzativo e gestionale delle deleghe in materia di soccorso e protezione civile.

Ancor prima di entrare nel merito della discussione, tuttavia, abbiamo evidenziato tutte le difficoltà derivanti dalla mancanza di personale qualificato che, da un lato, mettono fortemente a rischio la qualità del servizio di soccorso e tutte le ordinarie attività svolte nei Comandi Provinciali, dall’altro, gravano sullo stipendio e sulla carriera professionale dei Vigili del Fuoco.

Inoltre, il danno economico subito dal personale risulta oramai insostenibile se si considera che le risorse destinate al rinnovo del contratto – biennio economico 2008-09 – non sono ancora esigibili, in quanto appese all’esito del ricorso presentato alle Commissioni Tributarie da parte delle società aeroportuali.

               NON BASTANO PIU’ LE PAROLE O LE BUONE INTENZIONI.
 
Sono indispensabili ATTI CONCRETI che sino ad oggi non sono stati riscontrati. Pertanto, abbiamo reclamato un decisivo impegno politico del Ministro finalizzato alla:
 
· sblocco dei passaggi di qualifica interni con la moratoria dell’art.12 del D.Lgs. 217/05;
· corresponsione degli arretrati relativi agli aumenti contrattuali.

Per quanto concerne la gestione dei Comandi Provinciali, abbiamo suggerito la notevole importanza rivestita dagli strumenti che potrebbero rendere il lavoro di dirigenti e direttivi più concreto ed efficace:
 
· le nuove distribuzioni territoriali del personale;
· il regolamento di servizio (che definisce lo svolgimento i servizi di istituto);
· la rivisitazione del regolamento dei volontari.

La definizione di norme e regolamenti, nonché la formazione del personale a tutti i livelli, consentirebbe di risolvere le controversie, gestire le situazioni, affrontare con consapevolezza e professionalità le attività quotidiane.

A tutto ciò abbiamo associato l’importanza del decreto sulle nuove competenze delle Direzioni Regionali per l’attuazione del decentramento di funzioni e compiti del Dipartimento, che potrebbe dare risposte concrete al bisogno di garanzia e tutela sui luoghi di lavoro richiesto dalla società (1200 morti anno), diventando un punto di riferimento per le politiche di sicurezza e concretizzando anche l’attuazione del testo unico sulla sicurezza.

Altresì, il modello di prevenzione incendi, attuato dal Corpo negli ultimi 50 anni, ha dato risultati positivi e può essere trasferito, in termini di approccio culturale, da repressivo a partecipativo nel settore della prevenzione della sicurezza sui luoghi di lavoro.
 
In termini politici generali e sempre in tema di strumenti, abbiamo sollecitato, non solo un’auspicabile iniziativa per le attività legate agli incendi boschivi, che la legge del 2000 demanda per competenza alla Regioni, ma anche una soluzione all’infinita diatriba con il Soccorso Alpino, che genera sul territorio, in materia di coordinamento del soccorso in ambienti ostili ed impervi, difficoltà di gestione e elementi di conflitto con altri enti traducendosi, peraltro, ma non secondariamente, in costi per i cittadini rispetto a talune duplicazioni sostanzialmente inutili.

La crisi economica e la diminuzione delle risorse deve essere vissuta all’interno delle sedi dei Vigili del Fuoco  anche come un’opportunità di rinascita.
 
Questo è possibile mettendo i dirigenti nelle condizioni di gestire e condividere con il personale e le OO.SS. l’utilizzo delle risorse economiche disponibili in forma di budget e non più per capitoli di spesa, permettendo quindi di  misurare anche concretamente le capacita gestionali di ciascun dirigente.
 
Va rilanciata, inoltre, la formazione nel suo insieme studiando soluzioni che motivino il personale trasmettendo entusiasmo.

Nei Comandi la mancanza di istruttori compromette il quotidiano addestramento, generando una situazione di vera emergenza che richiede una soluzione di emergenza.

Per tali ragioni abbiamo richiesto un piano specifico per la formazione di istruttori e la definizione di percorsi di carriera più rapidi e meno ingessati, validi per i funzionari direttivi ma anche personale operativo e sati, fornendo prospettive di crescita soprattutto legate al merito, alla professionalità ed alla vera disponibilità di ciascuno di noi.

In relazione alle questioni di maggior spessore politico, abbiamo rammentato  la viva attenzione che la nostra organizzazione sindacale sta ponendo nel confronto con il vertice governativo del Paese.
Parafrasando l’attuale Presidente del Consiglio, in termini di rigore, il Corpo Nazionale ha già scontato fin troppo.

Le ultime manovre finanziarie hanno investito in pieno i Vigili del Fuoco e le proprie famiglie.

Dunque, a nostro modo di vedere, è giunto il momento di iniziare a ragionare in termini di equità e di crescita dell’organizzazione del soccorso.

Al riguardo, il nostro ruolo ci impone di dover affrontare, immediatamente, il problema della condizione salariale di una categoria che vede scaduto da oltre 24 mesi il proprio contratto di lavoro e, contestualmente, in modo ancor più incisivo, il tema della tutela previdenziale, sia dal punto di visto dei requisiti di accesso al pensionamento, sia per garantire in termini economici una pensione dignitosa ai Vigili del Fuoco, grazie all’avvio della previdenza complementare.

La crescita del Corpo Nazionale passa inevitabilmente anche attraverso il rinfoltimento delle dotazioni organiche, poiché l’indebolimento dovuto alle continue politiche restrittive si riflette negativamente su tutte le ordinarie attività operative ed amministrative.

Segnatamente, abbiamo ribadito la nostra proposta rispetto ad un indispensabile aumento di organico, conseguibile sostanzialmente a costo zero per l’Amministrazione, procedendo con lo scorrimento della graduatoria relativa alla stabilizzazione ed utilizzando parte delle risorse disponibili per i richiami del personale discontinuo.

 Un altro punto di forte criticità, che abbiamo proposto di decontestualizzare dal quadro complessivo del dibattito, riguarda il finanziamento dell’Opera Nazionale, in quanto si tratta dell’unica fonte assistenziale per i Vigili del Fuoco ma, soprattutto, perché il taglio dei relativi fondi in bilancio rappresenta un vero e proprio furto, perpetrato nei confronti del Corpo Nazionale, di risorse provenienti dall’egregio lavoro svolto da tutto il personale.

Infine, l’ultima richiesta avanzata dalla nostra O.S., ma non per ordine di importanza, riguarda la possibilità di rivisitare, all’interno di un adeguato strumento legislativo, la normativa che presiede al funzionamento della macchina del soccorso, con particolare riferimento ai seguenti punti:

· snellimento delle procedure burocratiche;
· ottimizzazione dei tagli subiti in finanziaria;
· modifiche dell’ordinamento;
· rimodulazione del modello organizzativo del Corpo;
· eliminazione della confusione in materia di incendi boschivi;
· definizione dei rapporti con il volontariato.

In chiusura di riunione, confermando l’impossibilità di aprire in quel tavolo un confronto su di un possibile trasferimento d’autorità all’interno della Protezione Civile e sollecitando ulteriori proposte costruttive, il Ministro Cancellieri ha informato tutti i presenti che verranno fornite, al più presto, le risposte ad ogni richiesta avanzata dalle OO.SS.

Per quanto sopra, come sempre, vi terremo puntualmente informati sugli eventuali sviluppi della discussione che si verificheranno nei prossimi giorni.
 

Roma, 6 gennaio 2012 
 

                                          SEGRETARIO NAZIONALE FP CGIL   
                                                       Adriano SGR0′
 
                    FP CGIL VVF NAZIONALE                       FP CGIL VVF Dirigenti Direttivi
                          Mario MOZZETTA                                       Ugo D’ANNA

 

 
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