Sanità Privata – Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fp Cgil sanità privata – Roma 14 Febbraio 2012

19 Gennaio 2012

Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fp Cgil sanità privata – Roma 14 Febbraio 2012

 Sanità privata
Convocazione Assemblea Nazionale quadri e delegati
Roma 14 Febbraio 2012
 

 

 La Fp cgil intende rilanciare con forza la vertenza delle lavoratrici e lavoratori della sanità privata, in attesa del rinnovo del CCNL ( biennio economico 2008/09)  da 48 mesi
       Il contesto e la crisi economica del Paese, le difficoltà, non ancora superate, nei rapporti unitari con Cisl e Uil, la continua distrazione di fondi al sistema delle autonomie ed al Servizio sanitario nazionale, i piani di rientro a compatibilità economica di parte considerevole delle Regioni, sono stati e sono tuttora una parte dei problemi attorno ai quali le parti datoriali hanno costruito la loro stagione di chiusura, di reazione e contrapposizione alla richiesta di rispetto dei diritti contrattuali, di rinnovo dei CCNL scaduti.
       Problemi importanti, e per certi versi oggettivi, ma che non esauriscono  nè l’ordine dei problemi, a cominciare da quelli “strutturali”, nè assolvono minimanente i datori di lavoro dalle loro precise e gravi responsabilità. I datori di lavoro, in particolare AIOP ed ARIS, in questi ultimi anni si sono sottratte sistematicamente al confronto con le organizzazioni sindacali e non solo sul versante salariale, una chiusura che ha determinato una generalizzata situazione di sofferenza nei luoghi di lavoro.
       La trattativa e la positiva conclusione del confronto del luglio 2011 con la Fondazione Don Gnocchi ha dimostrato che il rinnovo del CCNL e’ possibile! La FDG non può essere considerata una ”  mosca bianca ” una anomalia nel sistema o una situazione privilegiata! 
       Siamo consapevoli delle difficoltà che il settore della sanità privata accreditata nel Paese sta attraversando. 
       Contesti operativi profondamente diversi a livello regionale e provinciale, così come il sistema degli accreditamenti diversificato e non omogeneo sul territorio nazionale, produce nei settori ” produttivi” del comparto ( clinica, riabilitazione, assistenza) ricadute economiche e di organizzazione del lavoro con conseguenze dirette sulle lavoratrici e lavoratori del settore.
       Aiop e Aris si arroccano su posizioni di totale rifiuto al negoziato per il rinnovo del CCNL, evidenziando come sempre difficoltà economiche, costo del lavoro elevato e non adeguamento delle tariffe delle prestazioni da parte delle Regioni, con una motivazione in più: la crisi economica. In questo contesto registriamo sempre più anche una preoccupante perdita di ” rappresentatività” delle associazioni datoriali che, strategica o vera che sia,  pone un ulteriore problema per chi organizza e rappresenta i lavoratori.
       Nelle regioni sottoposte ai piani di rientro la situazione e’ grave e preoccupante: licenziamenti, dichiarazioni di esubero di personale ed in alcuni casi difficoltà nel pagamento delle competenze stipendiali.  In altre situazioni i “signori” della sanità privata continuano a fare “affari” con utili a fine anno di centinaia di migliaia di euro!
       Il complesso sistema del welfare ha oramai raggiunto una disomogeneità sul territorio nazionale in materia di “affidamento ” delle prestazioni socio sanitarie ai privati, da offrire possibilità contrattuali diversificate ai soggetti che si mettono sul ” mercato”.
       Le associazioni  datoriali provano nella  rincorsa al contratto meno ” costoso ” a trovare risposte ai loro presunti problemi economici, con la conseguenza di un ulteriore frammentazione delle tipologie contrattuali ed un abbassamento delle tutele e diritti per i le lavoratrici e lavoratori del settore.
       Si assiste già in alcune strutture alla presenza di diverse tipologie contrattuali a parità di prestazioni professionali rese dagli operatori.
       In questa logica e’ da leggere l’iniziativa recente di Aiop con la proposta di applicare il contratto di Anaste per le strutture che operano nel settore della riabilitazione. 
       Il presente disegna una situazione allarmante e di preoccupazione, sia sul fronte strettamente contrattuale di frammentazione dei CCNL, sia sul versante dell’intero sistema del welfare state nel nostro Paese.
       La Fp cgil in questa direzione ha avviato nei mesi scorsi una riflessione  relativa sia al modello contrattuale più in generale, sia rispetto ad un  più specifico contratto unico (filiera ) nel sistema del welfare, una proposta di prospettiva da costruire anche e necessariamente con il coinvolgimento della Confederazione da un lato e  una auspicata convergenza unitaria su queste questioni.
       La Fp Cgil è, quindi,  fin da ora disponibile a confrontarsi con i molteplici cambiamenti intervenuti, anzi lo considera necessario. A questa disponibilità deve corrispondere un ruolo attivo delle controparti datoriali.        In particolare  è necessario costruire le condizioni affinché una auspicata riforma degli assetti contrattuali possa attecchire e svilupparsi.
       Ovvero il superamento di una situazione disomogenea, disarticolata, a volte contrapposta, generata dal mancato rinnovo   e/o applicazione del CCNL 2006-2007 e 2008-2009.
       Siamo quindi disponibili ad avviare un serio confronto con le associazioni sul futuro, sui problemi anche specifici e settoriali, vedi riabilitazione, ma condizione necessaria tra il  “prima ” e il ” dopo ”  rimane l’irrinunciabile, per noi, riallineamento del CCNL della sanità privata a quello della sanità pubblica.
       E’ un atto dovuto dai datori di lavoro nei confronti delle migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno operato nelle strutture sanitarie private del Paese.
       Vogliamo, per ciò, ripartire dai singoli posti di lavoro, e far avanzare, con il consenso delle lavoratrici e dei lavoratori, una straordinaria iniziativa di mobilitazione che costringa Aiop e Aris a riaprire il confronto a tutto campo a partire dalla chiusura del biennio economico, non mancando di coinvolgere le istituzioni le Regioni e non ultimi i cittadini, quali fruitori dei servizi.
       Difendere e rivendicare il diritto al CCNL della Sanità privata significa soprattutto ribadire la centralità del Servizio Sanitario Nazionale e l’universalita’ del diritto alla salute per chi vive nel nostro Paese.
       Da qui anche il bisogno di una proposta che, coinvolgendo le associazioni datoriali della sanità privata,  riponga al centro degli assetti futuri dei CCNL il ruolo delle istituzioni, nazionali, regionali, locali.
       Un unico punto, infatti, può rendere cogente ed omogeneo un sistema contrattuale complessivamente articolato: la caratteristica “pubblica” delle prestazioni sanitarie, sociosanitarie integrate, sociali.
       Per questi motivi la Fp Cgil ha deciso di organizzare una grande assemblea nazionale dei quadri e delegati della sanità privata il 14 febbraio a Roma.
       La scelta e l’assunzione di forme di lotta e mobilitazione per la chiusura del biennio 2008/2009 e un primo confronto  con le lavoratrici e lavoratori della sanità privata  su una proposta di riassetto futuro del sistema contrattuale sono gli obiettivi alla base della iniziativa.
       Per rilanciare le iniziative nei territori e nei posto di lavoro per riappropriarsi di una identità di comparto.
 

Roma, 18 Gennaio 2012                          la Segretaria Nazionale Fp Cgil
                                                                     Cecilia Taranto


 
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