Igiene Ambientale: Riforma dei Servizi Pubblici Locali D.L. n°1/2012 sciopero nazionale 12 marzo e richiesta convocazione incontro.

12 Marzo 2012

Igiene Ambientale: Riforma dei Servizi Pubblici Locali D.L. n°1/2012 sciopero nazionale 12 marzo e richiesta convocazione incontro.

 
 
Lettera Segretari Generali al Governo

 
Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Mario Monti

Sottosegretario di Stato
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Prof. Antonio Catricalà

Ministro dello Sviluppo Economico
Dott. Corrado Passera

Ministro dell’Ambiente
Dott. Corrado Clini

Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof. essa Elsa Fornero

 
I Segretari Generali di FP CGIL, FIT CISL, UILT e FIADEL con la seguente nota proclamano la mobilitazione generale del comparto dell’igiene ambientale per l’intera giornata di lunedì 12 marzo 2012.

L’azione è assolutamente necessaria in considerazione dalla pesante condizione economica del settore e per le conseguenze che il Decreto Legge in oggetto, in materia di gestione e trattamento dei rifiuti, può determinare in negativo per la tenuta sociale e ambientale del Paese.

Riteniamo fondamentale l’intervento del Governo che, nella trasformazione del Decreto “Crescitialia” in Legge, dovrà recuperare senza indugio quegli elementi necessari alla crescita e alla tenuta del comparto dell’igiene ambientale, modificando i profondi processi dissipatori, contenuti nell’articolo 25 del Decreto stesso, che stanno caratterizzando in maniera inopportuna l’ennesima riforma dei servizi pubblici.

Come Organizzazioni sindacali, così come evidenziato anche dall’ANCI, riteniamo utile recuperare immediatamente un quadro legislativo che metta al centro l’autonomia territoriale delle Amministrazioni comunali e che non dia spazio alla deregulation e all’illegalità nel delicato mondo dei rifiuti, a danno dei cittadini, dei lavoratori e della trasparenza.

Il testo peggiora sensibilmente le previsioni – in termini coercitivi – previste dall’articolo 4 della Legge 148/2011 e non incide assolutamente sui margini di efficientamento, sulla qualità, sulle necessarie economie di scala, sulle indispensabili politiche industriali e, tanto meno, sugli eventuali benefici di mercato nei propositi dichiarati del Decreto stesso.

Il Testo prevede, inoltre, l’assoluta negazione del principio di concorrenza tra operatori presenti, in quanto non garantisce alle aziende virtuose e in equilibrio economico/finanziario, forse sulla base di un principio solo ideologico, l’esenzione dal Patto di stabilità costringendo le stesse a depauperare la virtuosità di piani industriali basati sulla crescita, sugli investimenti e capaci di garantire, anche negli ambiti ottimali previsti dal Decreto stesso, il rispetto del contratto dei servizi che le aziende nella loro natura privatistica stipulano con le Amministrazioni locali e con i cittadini.

Riteniamo grave e dannosa l’assoluta mancanza delle clausole sociali e l’opposizione allo sviluppo delle imprese – anche attraverso il blocco delturn/over, la stabilizzazione dei precari e il divieto degli investimenti – che in questi anni hanno risposto in positivo con servizi di qualità a costi possibili, attraverso bilanci e gestioni adeguate.

La scelta della libera concorrenza non può non considerare contestualmente gli approfondimenti economici e gli aspetti socio/ambientali, che nel testo non è dato intravedere.

Il Decreto, peraltro, mette in discussione le dinamiche di politica industriale e l’equilibrio costi/servizio che all’interno del Testo Unico dell’Ambiente 152/2006 sono e restano parte fondamentale per lo sviluppo e, oltre a prevedere la separazione del ciclo integrato dei rifiuti, non promuove a sufficienza la crescita dimensionale delle imprese sia sull’ambito normativo sia su quello finanziario e fiscale, attraverso idonei strumenti che incentivino questi processi.

Nel proclamare la presente iniziativa di sciopero generale del comparto dell’igiene ambientale riteniamo indispensabile attivare, all’interno dell’iter di approvazione del Decreto n°1/2012, un tavolo di confronto con il Governo che nel merito possa costruire un sistema, nella gestione e nel governo dei rifiuti solidi urbani, efficiente e ambientalmente sostenibile.

Chiediamo un rafforzamento delle regole sul lavoro, un’Autorità per la qualità e per le tariffe, gli strumenti per sviluppare le imprese in dimensioni ottimali e strumenti per fronteggiare la problematicità del ritardo dei pagamenti, questione – questa ultima- che sta arrecando danni al sistema a vantaggio delle aziende che vivono nelle zone “grigie”o in simbiosi con lacriminalità organizzata.

Il confronto è improcrastinabile e in assenza di ciò, nostro malgrado, saremo costretti a chiedere alla categoria uno sforzo che, attraverso lo sciopero generale, porterà a far conoscere al Paese i rischi che l’ennesima riforma sui servizi pubblici locali contiene, essendo priva degli aspetti sociali e ambientali.

Roma lì, 15 febbraio 2012

 
 
Incontro con ANCI e Ministero del Lavoro – Sciopero Generale igiene ambientale 12 Marzo 2012 – Sciopero Nazionale Fise/Assoambiente marzo 2012. Comunicato Segreterie Nazionali

 
Giovedì 1 marzo si è svolto a Roma, congiuntamente a Federambiente e a Fise/Assoambiente, l’annunciato incontro con il Delegato alle Politiche energetiche e dei rifiuti dell’ANCI.

Il confronto, anche a seguito di alcuni incontri preparatori, si è caratterizzato sulle varie criticità che riguardano il nostro settore e sulle conseguenze delle stesse che stanno caratterizzando in negativo il rinnovo contrattuale con Fise/Assoambiente.

Nella discussione è emersa la necessità di strutturare un Tavolo permanente sulle urgenti tematiche del comparto anche alla luce del Decreto liberalizzazione e, più in generale, sulle difficoltà economiche che lo stesso sta affrontando dopo la crisi del sistema degli Enti locali.

L’ANCI, oltre ad auspicare la ripresa del negoziato comunque di competenza delle parti stipulanti, ha confermato la propria disponibilità a sostenere con forza il percorso per chiudere la lunga vertenza del rinnovo contrattuale, affinché il settore possa costruire le condizioni per cooperare sulle tematiche generali.

Detto ciò, si è convenuto nell’immediata attivazione di tre Tavoli tecnici tra i rappresentanti di parte datoriale, di parte sindacale e dell’Anci per l’affrontare le problematiche relative al pagamento dei canoni, alla certificazione del credito, per l’approfondimento del sistema Tariffa/Tributo – in previsione dell’introduzione della Res – nonché per la definizione di Linee Guida del Capitolato tipo per le gare, con l’introduzione di norme condivise sul lavoro, sull’applicazione dei contratti e sulla tipologia del sistema di gara (offerte economicamente più vantaggiosa) da adottare in coerenza con la determina dell’autorità di vigilanza sui servizi pubblici.
 
Di certo, riuscire a stabilire regole partecipate anche con la rappresentanza dei Comuni e con le imprese significherebbe dare garanzie, oltre le previsioni contrattuali, in termini di qualità per il settore e per la sua tenuta economica e sociale.

Sempre in tema d’incontri, segnaliamo l’avvenuta convocazione al Ministero del Lavoro per mercoledì prossimo 7 marzo per discutere dei temi inerenti il costo del lavoro e per l’aggiornamento delle tabelle di calcolo, anche a seguito del rinnovo contrattuale sottoscritto con Federambiente.

È evidente che tale appuntamento rappresenta un momento fondamentale anche per il rinnovo contrattuale con Assoambiente.

In sintesi, possiamo dire che il settore dell’igiene ambientale nelle prossime settimane sarà impegnato in una mobilitazione straordinaria e continua come forse mai avvenuta:
 – lo sciopero generale sul Decreto Liberalizzazioni del 12 marzo;
 – lo sciopero nazionale Assoambiente sul rinnovo del CCNL nei 6 giorniindividuati;
 – il confronto con l’ANCI e il Ministero del Lavoro sulle regole;

 – le numerose assemblee, gli attivi territoriali e i numerosi presidi previsti;
 – la prossima convocazione dell’attivo nazionale dei quadri e dei delegati di tutto ilcomparto dell’igiene ambientale,

sono il segno concreto che il Sindacato non viene meno al progetto della categoria e alle tutele dei lavoratori conquistate negli anni, fondamentali per l’incerto futuro.

La partecipazione attiva di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici sarà fondamentale per il proseguo della vertenza, per contrastare le normative in essere e i propositi di smantellamento del settore.

In tal senso riteniamo necessario programmare dei presidi regionali per lunedì 12 marzo.

Occorre, inoltre, informare e coinvolgere al meglio i lavoratori e scongiurare elementi di rabbia o di rassegnazione che possono condizionare le trattative e il confronto con le parti interessate.

Siamo sempre più convinti che riusciremo a chiudere questa durissima stagione contrattuale per poi concentrare, ancor di più, gli sforzi sulle tematiche generali che caratterizzeranno il settore nei prossimi mesi.

Vi ricordiamo, ancora, che lo sciopero del 12 marzo riguarda solo il comparto Federambiente pur essendo la vertenza di carattere generale. La lunga trattativa con Assoambiente ci impone un’esenzione del comparto privato per il giorno del 12 marzo.

 
Roma 5 marzo 2012

 
Rifiuti: Comuni, Imprese e Sindacati chiedono incontro urgente al Ministro Clini.

”Necessario trovare soluzioni a problematiche che investono Enti locali, imprese, lavoratori e cittadini” 

Un incontro urgente per trovare soluzioni alle problematiche relative alla gestione integrata dei rifiuti che investono Enti locali, imprese, lavoratori e cittadini. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che Filippo Bernocchi (Delegato ANCI alle politiche energetiche e ai rifiuti), Monica Cerroni (Presidente FISE Assoambiente), Daniele Fortini (Presidente Federambiente), Pasquale Paniccia (Segretario Nazionale FIT CISL), Adriano Sgro’ (Segretario Nazionale FP CGIL), Claudio Tarlazzi (Segretario Nazionale UIL Trasporti) e Luigi Verzicco (Segretario Nazionale FIADEL) hanno inviato al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.

Dopo aver informato il Ministro che ”l’ANCI insieme alle rappresentanze delle aziende di settore – Fise Assoambiente e Federambiente – ed ai Sindacati di categoria hanno avviato un momento di confronto per affrontare in maniera unitaria le questioni inerenti l’affidamento della gestione e l’erogazione del servizio, oltre alle criticita’ relative al sistema tariffario e ai persistenti ritardi nei pagamenti, cosi’ da disporre di tutte le sinergie utili per individuare soluzioni che siano al meglio condivise” i sottoscrittori della lettera sottolineano come ”nonostante le modifiche introdotte all’articolo 25 del Decreto Liberalizzazioni permangono ancora numerose difficolta’ legate alle persistenti incertezze normative, dovute al mancato coordinamento fra le diverse norme e alla possibilita’ di applicarle”.

”Tutto cio’ – evidenziano – rischia di bloccare di fatto gli investimenti e il potenziale  avvio di attivita’ economiche, senza contare le ricadute a livello industriale e occupazionale con evidenti ripercussioni su Enti locali, imprese, lavoratori e cittadini”.

”Per questo motivo – afferma l’esponente ANCI, Filippo Bernocchi – come rappresentanti di Comuni, imprese e lavoratori chiediamo di incontrare il Ministro Clini per cercare insieme soluzioni condivise come quelle individuate nelle proposte di emendamento gia’ presentate dall’ANCI e che potrebbero da subito trovare riconoscimento in uno dei provvedimenti di legge gia’ in avanzata discussione”.
 
Roma, 2 marzo 2012
 

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