Medici – L’intersindacale nazionale chiede alla Regione Umbria la sospensione del ticket sull’intramoenia

06 Marzo 2012

NEWS

L'intersindacale nazionale chiede alla Regione Umbria la sospensione del ticket sull'intramoenia

 
 ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FASSID – CISL MEDICI  – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI
 

Roma, 6 marzo 2012
 
Ill.mo Presidente Regione Umbria
Dott.a Catiuscia Marini
Corso Vannucci, 96 – 06121 Perugia
 
Ill.mo Assessore alla Tutela della salute della Regione Umbria
Dott. Franco Tomassoni
Corso Vannucci, 96 – 06121 Perugia
 
e p.c.
 
Ill.mi Direttori generali delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Umbria
Loro sedi

Oggetto: DGR n. 3 del 9 gennaio 2012 “Recepimento Accordo tra Regione Umbria, Ministero della Salute e Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi dell’art.1, comma 796, lettera p-bis, punto 2, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296”

 

La Regione Umbria ha deliberato di inserire un ticket su ogni singola prestazione resa in Libera Professione Intramoenia pari al 29% rispetto al valore tariffario attuale.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali giudicano questa scelta come una violazione della normativa legislativa e contrattuale che regola l’attività libero professionale dei medici dipendenti del SSN.
Ricordano che la legge 120/2007 dispone la “determinazione, in accordo con i professionisti, di un tariffario idoneo ad assicurare l’integrale copertura di tutti i costi direttamente e indirettamente correlati alla gestione dell’attività libero-professionale intramuraria”. 
In ottemperanza a questi principi, i regolamenti sulla libera professione che sono stati stilati in tutte le Aziende hanno provveduto ad analizzare e quantificare i costi sostenuti dalle stesse Aziende, direttamente e indirettamente correlati alla gestione dell’attività libero-professionale intramuraria, ed hanno concordato la ritenuta da applicare sulle diverse prestazioni erogate in libera professione. 
Il ticket che la Regione Umbria intende aggiungere alle tariffe concordate nelle Aziende, in maniera surrettizia rispetto alla legge, costituisce una vera tassa e come tale non può essere accettata, perché grava ingiustamente sui cittadini e determina un’iniqua penalizzazione per i medici a rapporto di lavoro esclusivo, rispetto agli altri medici, per i quali non è prevista una tassazione di questo tipo. 
Per quanto esposto, chiediamo l’immediata sospensione della riscossione del ticket sulle prestazioni rese in Libera Professione Intramoenia.
Distinti saluti.

 

Costantino Troise                           ANAAO ASSOMED
Riccardo Cassi                                CIMO ASMD
Vincenzo Carpino                          AAROI-EMAC
Massimo Cozza                               FP CGIL MEDICI
Alessandra Di Tullio                      FASSID
Biagio Papotto                                 CISL MEDICI
Carmine Gigli                                  FESMED
Raffaele Perrone Donnorso         ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI
Armando Masucci                           UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI

 

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