Spending Review – Comuni: 800 milioni da emendamenti, una goccia nel mare. Sul pagamento degli stipendi negli enti locali servono garanzie o saltano i servizi

31 Luglio 2012

Spending Review – Comuni: 800 milioni da emendamenti, una goccia nel mare. Sul pagamento degli stipendi negli enti locali servono garanzie o saltano i servizi

 
“Gli 800 milioni previsti per le municipalità dall’emendamento al dl 95, assegnati come una tantum, sono un passo avanti troppo timido, vista la sforbiciata da 2 miliardi di euro che i Comuni italiani subiranno a regime. Senza un intervento sul patto di stabilità che liberi risorse per gli investimenti e la valorizzazione del personale, ma soprattutto che garantisca il pagamento degli stipendi negli enti con maggiori difficoltà, rischia di saltare il sistema dei servizi locali. Un rischio che non possiamo permetterci”, con queste parole Federico Bozzanca, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil, commenta il contenuto dell’emendamento all’art.16 inserito dei relatori del testo sulla spending review.

“Nel caso in cui il Governo irresponsabilmente non affrontasse un problema causato dalle sue scelte miopi e dovesse verificarsi il mancato pagamento degli stipendi, le reazione dei lavoratori e la nostra risposta sindacale, oltre allo sciopero già proclamato con la Uil per il 28 settembre, non si farebbero attendere. In tal senso – continua il sindacalista – condividiamo gli allarmi dell’Anci e dell’Upi sul pagamento degli stipendi, sulla tenuta occupazionale e dell’offerta di servizi nelle autonomie locali. Quanto ad esempio all’idea che si possano accorpare Province senza effettuare investimenti e prevedendo un ulteriore taglio lineare di 1,5 miliardi di euro a regime, ci sembra che al netto della propaganda non ci sia un’idea di fondo, se non quella puramente ragionieristica. Un processo di riorganizzazione serio non può essere accompagnato da tagli, soprattutto se di questa entità”.

“Tra le ultime manovre del Governo Berlusconi e gli interventi previsti dalla cosiddetta spending review del Governo Monti, ai soli Comuni sono state sottratte risorse per oltre 20 miliardi di euro. Un disastro a cui si somma una storica riduzione dei fondi, che tra il 1991  e il 2010 hanno subito un pesante ridimensionamento in termini di spesa pro capite destinata dallo Stato centrale alle municipalità: da 555 euro a poco più di 300. Bisogna correre ai ripari e farlo in tempi celeri. Sempre che il Governo Monti – conclude Bozzanca – voglia ancora garantire i servizi essenziali, dall’assistenza ad anziani e famiglie agli asili nido”.
 
Roma, 26 luglio 2012

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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