Età dipendenti pubblici: Patroni Griffi contraddittorio, il Governo va nella direzione opposta, il loro obbiettivo è ridurre il perimetro dei beni comuni

25 Settembre 2012

Età dipendenti pubblici: Patroni Griffi contraddittorio, il Governo va nella direzione opposta, il loro obbiettivo è ridurre il perimetro dei beni comuni

Roma, 19 settembre 2012

“Le valutazioni del Ministro Patroni Griffi sulla necessità di svecchiare il lavoro pubblico sono condivisibili, come è condivisibile la sua affermazione sull’entità del nostro pubblico impiego, per nulla generoso nei numeri rispetto a quello degli altri grandi paesi sviluppati, anzi al di sotto della media. Peccato che a pronunciare queste parole di buonsenso sia un membro del Governo Monti, lo stesso che non ha sbloccato il turn-over, impedendo così nuove assunzioni, non ha intenzione di affrontare il nodo dei vincitori di concorso non assunti, spesso giovani e altamente qualificati ma lasciati in panchina, e non ha risolto il problema dell’espulsione dei precari, anch’essi sotto la media anagrafica del pubblico impiego, precisando nell’ultimo incontro con i sindacati che su questo terreno non ci sono prospettive”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, risponde alle dichiarazioni rilasciate oggi a Caserta dal Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi.

“Il vero paradosso – aggiunge la sindacalista – è che parliamo dello stesso Governo che ha aumentato l’età pensionabile, spingendo sull’acceleratore dell’invecchiamento, e adesso si appresta a ridurre le dotazioni organiche, aprendo una dolorosa stagione di mobilità che rischia di produrre almeno 25mila esuberi. Patroni Griffi dovrebbe avere il coraggio di dire quello che il suo collega, il Ministro dell’Economia Grilli, ha affermato con molta chiarezza: il loro obbiettivo non è efficientare il sistema pubblico ma ridurne il perimetro”.

“Che le misure del Governo avrebbero peggiorato la situazione lo diciamo da tempo. Quella di Patroni Griffi è un’autocritica tardiva e contraddittoria che offende le lavoratrici e i lavoratori delle pubbliche amministrazioni. Alla demagogia – conclude Dettori – risponderanno con lo Sciopero Generale dei servizi pubblici indetto da Cgil e Uil per il 28 settembre”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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