Sciopero europeo – lacrimogeni da Ministero Giustizia: inaccettabile, si faccia chiarezza. lettera a Cancellieri e Severino, si individuino i responsabili

23 Novembre 2012

Sciopero europeo – lacrimogeni da Ministero Giustizia: inaccettabile, si faccia chiarezza. lettera a Cancellieri e Severino, si individuino i responsabili

Con una lettera inviata ai Ministri Severino e Cancellieri, la Fp-Cgil condanna quanto accaduto il 14 novembre in occasione dello sciopero europeo, con lanci di lacrimogeni dagli uffici del Ministero della Giustizia di Via Arenula, e chiede che sia fatta chiarezza. “I fatti documentati dal video pubblicato da repubblica.it – si legge nella nota – sono gravissimi e meritano un approfondimento serio, in primo luogo perché smentiscono alcune dichiarazioni governative sul comportamento delle forze dell’ordine e fanno sorgere il sospetto che quanto accaduto possa essere stato in qualche modo pianificato. Riteniamo inaccettabile che uffici delle amministrazioni pubbliche vengano utilizzati come avamposto per inopportune operazioni di ordine pubblico, con conseguente pericolo, oltre che per i manifestanti, per i lavoratori e i cittadini”.

A chiedere chiarimenti è la stessa Segretaria Generale dell’Fp-Cgil, Rossana Dettori. “Le dinamiche di piazza sono complesse e non vanno giudicate in modo affrettato. Ma se una bella manifestazione europea, che ha invaso le strade delle più grandi città italiane e della capitale, viene, come già accaduto in passato, oscurata dagli scontri e se l’atteggiamento delle forze dell’ordine non appare orientato alla salvaguardia dell’ordine pubblico, possono sorgere interrogativi inquietanti. In qualità di rappresentanti degli operatori della giustizia, della sicurezza e di tutti i dipendenti pubblici – afferma Dettori – chiediamo a voi e al Governo di cui fate parte di individuare i responsabili di questa operazione e di unirvi a noi nella sua condanna. Va inoltre chiarito, oltre alle responsabilità per un fatto così increscioso, se c’è stato un qualche coinvolgimento forzato o meno del personale di Polizia Penitenziaria addetto alla sorveglianza del palazzo”.

“Qualora non venissero presi i necessari provvedimenti – conclude la sindacalista – la responsabilità politica di quanto verificatosi non potrà che ricadere sulle autorità competenti e sul Governo”.
 
Roma, 16 novembre 2012

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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