Sciopero medici il 4 maggio, necessario contro un Governo ambiguo

18 Luglio 2011

Sciopero medici il 4 maggio, necessario contro un Governo ambiguo

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici

Dopo un anno di Governo Prodi le condizioni dei medici pubblici sono peggiorate, così come per gran parte dei lavoratori di tutto il pubblico impiego.
Proprio il Governo dell’Unione che avrebbe dovuto garantire il diritto al contratto ed al lavoro nel pubblico impiego, ha fino ad oggi dimostrato una ambiguità non più accettabile. Parole e promesse tante, fatti pochi.
Da un lato le buste paga vengono decurtate dall’aumento delle tasse nazionali e locali, e dall’aumento delle aliquote per le pensioni, facendo pagare ai soliti noti il risanamento del paese.
Dall’altro lato ancora deve essere avviata la trattativa per il rinnovo del contratto scaduto da 16 mesi, e mancano le norme per consentire la stabilizzazione di dirigenti medici e veterinari precari.
Anzi è in atto un deplorevole tentativo di lasciare scoperti gli organici, con lo sfruttamento dei medici specializzandi, che Governo e Regioni vorrebbero mettere di guardia negli ospedali pubblici.
Caro Governo Prodi, il contratto è un diritto anche per i medici pubblici, così come per tutto il pubblico impiego, e non un fattore opzionale legato alle risorse che il Ministro Padoa Schioppa decide di concedere.
Oggi diciamo basta, i medici hanno già dato, adesso è il momento dei diritti, al contratto per 135.000 dirigenti del Ssn e per tutti i lavoratori del pubblico impiego, al lavoro per migliaia di precari, alla previdenza integrativa per i giovani medici e veterinari.
E poiché si tratta di diritti esigibili solo con risorse adeguate, il nostro interlocutore principale è il Ministro dell’Economia, cioè proprio il grande assente all’incontro del 24 aprile con la Ministra Turco, della quale abbiamo apprezzato l’impegno, e con i Ministeri della Funzione Pubblica, del Lavoro e con le Regioni.
Questa volta il 4 maggio, la mattina del giorno dello sciopero di tutti i sindacati medici, andremo noi con un sit in al Ministero dell’Economia, con i nostri camici bianchi e le nostre bandiere, per chiedere in primo luogo risorse adeguate per il contratto, per i precari e per la rivalutazione della indennità di esclusività.

Roma, 2 Maggio 2007

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