Proposta Ces per un Piano straordinario europeo d’investimenti

12 Dicembre 2013

Proposta Ces per un Piano straordinario europeo d'investimenti

Logo2 ectuc

‘Una nuova via per l’Europa’

Una nuova via per l’Europa: il piano della CES per promuovere gli investimenti, la crescita sostenibile e l’occupazione di qualità  è stato approvato nel corso della riunione dell’Esecutivo della CES del 7 novembre 2013. Un Piano per ribaltare le politiche di austerità e rigore sin qui seguite e per rilanciare, all’insegna della reindustrializzazione dell’Europa, l’iniziativa sindacale per la ripresa del processo di convergenza e di crescita solidale delle diverse aree del continente. In allegato riportiamo la versione in italiano del Piano e dei suoi allegati.

Il Comitato esecutivo della Confederazione europea dei sindacati ha approvato all’unanimità di proporre alle istituzioni europee l’adozione di un Piano straordinario di investimenti per la crescita, lo sviluppo sostenibile e la creazione di nuova e stabile occupazione in Europa. Un Piano per ribaltare le politiche di austerità e rigore sin qui seguite e per rilanciare, all’insegna della reindustrializzazione dell’Europa, l’iniziativa sindacale per la ripresa del processo di convergenza e di crescita solidale delle diverse aree del continente.

In allegato, la versione in italiano del Piano e dei suoi allegati.

(Fausto Durante, CGIL Segretariato europeo)

Susanna Camusso: bene il piano Ces Su investimenti per crescita e occupazione

Considero di grande importanza il voto con cui  a Bruxelles il comitato esecutivo della Ces (Confederazione europea dei sindacati) all’unanimità ha approvato la proposta di un Piano europeo di investimenti per la ripresa, l’occupazione e la crescita”. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sottolineando: “L’importanza di un risultato che giunge alla fine di un lungo percorso di convergenza e di avvicinamento delle rispettive posizioni tra sindacati di Paesi con diverse culture e tradizioni, che oggi parlano con una voce sola rispetto alla necessità di dire basta all’austerità e di affermare un principio di crescita europea solidale e attenta agli Stati più in difficoltà”.

“Questa scelta – ha aggiunto il segretario della Cgil – completa e arricchisce, con una visione generale per l’insieme dell’Europa, il percorso avviato da diverse confederazioni nazionali con la predisposizione di proposte quali il Piano del lavoro della Cgil, il New Marshall Plan del sindacato tedesco Dgb, le proposte per la crescita dei sindacati spagnoli e danesi”.

“Si tratta ora – ha concluso Camusso – di trasformare questa proposta in una vera e propria piattaforma sindacale, da far vivere nel confronto con le istituzioni europee e i governi nazionali, anche in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del prossimo maggio e dei due prossimi semestri di presidenza dell’Ue, che saranno affidati a Grecia e Italia. Una piattaforma su cui mobilitare le lavoratrici e i lavoratori in tutta Europa, per far entrare al centro del dibattito politico le questioni degli investimenti produttivi, della creazione di buona e stabile occupazione, dell’emissione di eurobond e project bond, dell’allentamento progressivo dei vincoli del Patto di stabilità, della reindustrializzazione dell’Europa, del futuro dei giovani. Obiettivi centrali per far tornare a rivivere la prospettiva dell’Europa sociale e democratica e contrastare derive autoritarie, populiste e xenofobe che rischiano di condizionare gravemente il futuro dell’Unione europea”.

 
 


X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto