4 APRILE 2014: MANIFESTAZIONE DELLA CES

07 Aprile 2014

4 Aprile 2014: Manifestazione della CES a Bruxelles

Cinquantamila persone per dire basta all’austerità!

Circa 50mila persone sono scese in piazza a Bruxelles per protestare contro le misure di austerità in Europa. Una manifestazione organizzata dalla Confederazione europea dei sindacati.

“Il nostro messaggio – ha spiegato la segretaria generale Ces, Bernadette Segol – è semplice ma i responsabili europei non lo vogliono sentire. Le loro politiche in risposta alla crisi finanziaria non bastano e hanno aggravato la crisi sociale ed economica. L’austerita’ non funziona”. I sindacati europei denunciano: oltre 26 milioni di cittadini Ue sono senza lavoro, 10 milioni in più rispetto al 2008 e la situazione dei giovani è anche più grave, con 7,5 milioni di disoccupati di meno di 25 anni: il rischio, ha detto Segol, è quello di “perdere una generazione”. 

“Misure d’austerità = povertà insostenibile”, “Persone, non profitto” scandivano gli striscioni tra le bandiere di Grecia, Portogallo, Spagna, Cipro e Italia ma anche di Germania, Belgio, Finlandia, Svezia, Lussemburgo, Polonia, Romania, Bulgaria e Gran Bretagna.

I sindacati chiedono investimenti pari al 2% del pil europeo per i prossimi dieci anni in ricerca, formazione, infrastrutture che portino a occupazione di qualità, oltre a un salario minimo europeo, un corretto finanziamento dei servizi pubblici, servizi sociali rafforzati e una fiscalità più equa. “Vogliamo investire per l’avvenire dell’Europa, per la nostra Europa, e prima che non sia troppo tardi – ha ammonito Segol – l’Europa deve prendere un’altra direzione”.

Alla manifestazione hanno aderito anche i sindacati italiani Cgil, Cisl e Uil.

La Funione Pubblica CGIL ha partecipato con una delegazione nazionale e delegazioni regionali guidate dalla Segretaria generale Rossana Dettori. Abbiamo partecipato anche al blocco EPSU dove hanno sfilato decine di sindacaliste e sindacalisti in rappresentanza dei sindacati dei servizi pubblici in Europa.

 
 

fight

I partecipanti hanno espresso la loro opposizione anche al social dumping. Le proteste hanno paralizzato il traffico nella capitale belga, oltre a provocare la chiusura dell’ambasciata degli Stati Uniti dove l’ambasciatore degli Usa in Europa, Anthony L. Gardner, stava conducendo una riunione con i giornalisti. Lo staff dell’ambasciata ha detto che si tratta della prima chiusura che ricordavano da anni. Vicino alla sede dell’Ue operatori portuali delle città di Anversa e Gand si sono scontrati con poliziotti antisommossa.

28 i feriti negli scontri che si sono verificati tra la polizia e i manifestanti. Gli agenti hanno usato cannoni ad acqua e spray al peperoncino contro un gruppo di dimostranti che ha lanciato pietre, arance e petardi. 

La polizia ha fatto sapere che un manifestante è rimasto ferito quando una pietra che stava cercando di lanciare gli è caduta sulla testa. I giornalisti di Associated Press hanno visto diverse persone ferite, incluso un poliziotto apparentemente colpito da un sasso. (7.4.2014)


 
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