Il Parlamento europeo approva una risoluzione sull’occupazione giovanile (2014)

18 Luglio 2014

Il Parlamento europeo approva una risoluzione sull'occupazione giovanile (17 luglio 2014)

youth14marzo

I sindacati europei : “E’ un passo avanti, non una soluzione”

Il Parlamento europeo ha chiesto misure più efficaci per combattere la disoccupazione tra i giovani, tra cui standard minimi comuni per l’apprendistato e salari dignitosi, in una risoluzione approvata giovedì 17 giugno 2014.

Nel documento chiede che il finanziamento UE dei programmi relativi all’occupazione sia aumentato nei futuri bilanci annuali.

Una crescita economica sostenibile è impossibile senza ridurre le disuguaglianze, si afferma nel testo approvato con 502 voti favorevoli, 112 contrari e 22 astensioni. I deputati sottolineano che la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli senza precedenti, con una media UE del 23% e picchi di oltre il 50% in alcuni Stati membri. In totale, 5,3 milioni di cittadini europei sotto i 25 anni sono disoccupati.

La Commissione europea dovrebbe monitorare attentamente l’attuazione della “Garanzia giovani”, lanciata lo scorso anno e proporre standard minimi UE su qualità dei tirocini, livelli salariali e accesso ai servizi per l’impiego. I finanziamenti comunitari per la Garanzia giovani, attualmente di 6 miliardi di euro, devono essere aumentati, aggiungono i deputati.

Secondo le Federazioni Sindacali Europee (ETUF), tra cui l’EPSU, si tratta di un importante passo in avanti, su una strada ancora lunga da percorrere, che deve sopratutto superare gli effetti nefasti delle politiche di austerità sul mercato del lavoro, la spesa pubblica e la crescita economica e sociale.

Sono elementi positivi, per l’ETUF, la richiesta che “la riduzione della disoccupazione giovanile sia dichiarataun obiettivo a sé stante nel quadro del semestre europeo” e la proposta di “un quadro normativo europeo che preveda l’introduzione dinorme minime per l’attuazione delle garanzie per i giovani, tra cuila qualità dei tirocini, una retribuzione dignitosa per i giovani el’accesso ai servizi per l’occupazione”

Punti negativi, in particolare per l’ETUF, sono alcuni elementi inseriti nella risoluzione, che mostrano alcune preoccupazioni sulle capacità del Parlamento europeo di fornire una soluzione al problema della occupazione giovanile. Si continua a pensare che la flessibilità per i giovani sia ancora una risposta, così come l’idea di spostare sulle famiglie il peso della disoccupazione giovanile (“sistema di sostegno efficace per i giovani che affrontano la disoccupazione, la povertà e l’esclusione sociale”). Sono soluzioni destinate al fallimento e che aumenteranno il disagio sociale.

 
 

 
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