Agenzia delle Entrate – Informativa sindacale FP-CGIL: DP Monza – trattative chiuse per ferie

05 Agosto 2014

Informativa sindacale FPCGIL: DP Monza – trattative chiuse per ferie

Alle lavoratrici, ai lavoratori della DP di Monza e Brianza,
Al coordinamento regionale della FPCGIL – Agenzia delle Entrate
 

 

In questi mesi, la nostra Organizzazione Sindacale si è battuta per fare rispettare le norme contrattuali, affinché si riconoscessero i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
 
Abbiamo chiesto, da febbraio, di poterci confrontare sul piano aziendale della DP. Abbiamo chiesto confronti su mobilità intra-provinciale, polo registro, carichi di lavoro, piani di formazione, sicurezza sui luoghi di lavoro, certezza nelle mansioni assegnate e sulle modalità di svolgimento. Siamo arrivati ad impugnare un Atto Dispositivo.
 
Abbiamo partecipato ad affollate riunioni dei lavoratori (a Monza e Vimercate), raccogliendo i problemi seri del personale diviso fra la rabbia per non poter lavorare come vorrebbe, e la frustrazione di vedere la propria professionalità sempre più degradata e ridotta a mero numero.
Abbiamo promesso di farci portavoce delle esigenze e delle sofferenze del personale.
 
L’estate, il mese di agosto, sono un giro di boa nel nostro lavoro; il momento in cui fare i conti: Uffici in affanno. Nessun confronto iniziato sulla mobilità. Nessun confronto sugli obiettivi. Nessun confronto su piante organiche, dotazioni ottimali, obiettivi a tendere. Nessun confronto su piani formativi e gestione degli straordinari. Nessuna risposta alle questioni poste in materia di sicurezza e benessere psico-fisico.

Ci siamo trovati di fronte una dirigenza sorda ed alquanto refrattaria a dare risposte.
Tralasciamo la (mancata) risposta alla banale (?) richiesta di conoscere obbiettivi e modalità di conseguimento, tralasciamo pure l’obbligo (in quanto basato su un accordo regionale) di dare corso alla mobilità e l’interpretazione, perlomeno curiosa, della costituzione del polo registro (con risorse fintamente allocate, altre che fanno i pendolari, altre che non sono in servizio)… ci limitiamo a citare dal verbale della riunione del 10 giugno: “Il Direttore si impegna entro il 31 Luglio a dare una risposta precisa ai suddetti funzionari in merito al trasferimento, motivando le scelte in maniera adeguata.”
I colleghi interessati attendono ancora un cenno, aggiungendosi all’incertezza, l’umiliazione dell’alta considerazione in cui sono tenuti.
 
A questa dirigenza, hanno fatto da contraltare alcune sigle.
In aggiunta agli argomenti già sul tavolo di discussione, in risposta alle assemblee del personale, le Organizzazioni Sindacali, avevano chiesto – a giugno – un ulteriore incontro in cui portare ufficialmente a conoscenza della dirigenza, i problemi di coloro che dovrebbe dirigere.
L’incontro era stato concesso per il mese successivo: il 30 luglio.
Una scelta che, oggettivamente, dimostrava poca considerazione per i problemi del personale e nessuna considerazione il periodo.
 
Ma a salvare la Parte Pubblica, sono arrivate le suddette sigle.
Sigle che in genere sono estremamente solerti a denunciare le nefandezze, sia chiaro: nefandezze sempre altrui.
Ad una dirigenza che non convocava immediatamente le Organizzazioni Sindacali e la RSU, su temi fondamentali, queste sigle hanno chiesto, ed ovviamente subito ottenuto, un’ulteriore proroga.
Il risultato è che di tutti gli argomenti posti sul tavolo quest’anno, si comincerà a discutere a settembre… forse…
 
Noi pensavamo che le lavoratrici ed i lavoratori meritassero di essere difesi, sempre e comunque.
Evidentemente ci sbagliavamo. Evidentemente hanno ragione quelle sigle, molto strillanti e molto disponibili a dilatare i tempi e a diluire le questioni, o a risolverle ad personam.
 
Hanno vinto loro. Abbiamo perso noi.
 
Prendiamo atto della situazione e chiediamo scusa.
Chiediamo scusa a tutto il personale. Chiediamo scusa alle lavoratrici ed ai lavoratori che si sono rivolti ai loro rappresentanti, sperando di essere ascoltati.
 
Come Organizzazione Sindacale possiamo solo promettere che, quando ci sarà concessa udienza,  sia domani, a ferragosto, a settembre, a Natale, o quando vorranno degnarsi, la FPCGIL ci sarà. La CGIL sarà pronta a far valere i diritti conquistati e con l’arrogante pretesa di voler rappresentare tutti, anche le lavoratrici ed i lavoratori che si sono rivolti a sigle chiuse per ferie…
Noi non chiudiamo per ferie. I diritti dei lavoratori non chiudono per ferie.
 

 

 


 
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