Comune di Venezia: mercoledì sciopero in difesa di servizi e salario

28 Agosto 2014

Comune di Venezia: mercoledì sciopero in difesa di servizi e salario. Amministrazione ascolti dipendenti, Governo intervenga

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

 
 Roma, 26 agosto 2014

“Siamo con le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Venezia, che domani sciopereranno contro i 47 milioni di tagli previsti e la conseguente riduzione dei servizi, oltre al il taglio del fondo del personale e la disdetta del contratto integrativo. Un errore grave, quello del Commissario dell’amministrazione veneziana che, penalizzando ulteriormente lavoratori già colpiti da 5 anni di blocco della contrattazione, punirà anche i cittadini. Perché il contratto integrativo finanzia servizi veri offerti a persone in carne ed ossa”. Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Cil-Fp e Uil-Fpl, così intervengono a sostegno dello sciopero generale dei dipendenti del Comune di Venezia, che si terrà domani 27 agosto.

“Quello del Comune di Venezia è l’ennesimo caso di disdette unilaterali e di riduzione del salario. Un salario che serve a erogare servizi e che incide notevolmente su stipendi già bassi. L’amministrazione ci ripensi. Ma è il Governo a dover intervenire, visto che i tagli sono previsti da un’amministrazione commissariale, che da esso dipende. Tagli – continuano i tre segretari generali – che aggravano il caos sul salario integrativo, che riguarda tutto il Paese e su cui serve un intervento normativo definitivo”.

“Questi – prosegue la nota unitaria – gli effetti sui servizi: riduzione del fondo per l’assistenza domiciliare; tagli alle Municipalità che offrono servizi sociali come i contributi alle famiglie; tagli delle risorse per le supplenze nella scuola dell’infanzia; tagli alla Polizia Municipale con conseguenze sulla viabilità; riduzione drastica delle risorse delle biblioteche, che comprometteranno anche l’acquisto di nuovi libri”.

“La Mostra del Cinema di Venezia sarà aperta anche da un corteo organizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica. Le conseguenze negative che la città sta vivendo dopo i clamorosi fatti di corruzione e illegalità che hanno coinvolto politici, imprenditori e dirigenti dello Stato, non devono essere pagate, ancora una volta, da cittadini e lavoratori. Sarebbe una doppia ingiustizia. Lo sciopero – concludono i tre sindacalisti –  è solo un primo passo di una mobilitazione che, in assenza di risposte, non si fermerà”.

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