Province. Fp-Cgil: domani a Montecitorio protestano quelle in dissesto, nulla su riforma Enti Locali

28 Gennaio 2015

Province: domani a Montecitorio protestano quelle in dissesto, nulla su riforma Enti Locali

 
Comunicato Stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Sit in in tutta Italia durante l’incontro dell’Osservatorio, il Governo dia risposte
 
Roma, 21 Gennaio 2015

I lavoratori provinciali e la Fp-Cgil manifesteranno domani in tutta Italia davanti alle Prefetture e due delegazioni delle Province in dissesto (Biella e Vibo Valentia) giungeranno a Roma davanti a Piazza Montecitorio, dove a partire dalle 14:00 protesteranno per chiedere alle istituzioni, in primis al Governo, risposte sulla loro occupazione e sui servizi che offrono ai cittadini. Dopo il caos che ha portato alla grande mobilitazione dei lavoratori “#SenzaProvince”, infatti, oltre ai primi passi indietro del Governo Renzi e della Ministra Madia, che hanno solo posticipato la ricerca di una soluzione ai problemi creati da una riforma pasticciata, nulla è stato fatto sul piano della mobilità dei lavoratori e sulla garanzia di servizi come la viabilità provinciale, la manutenzione delle scuole, le politiche attive sul lavoro, la tutela dell’ambiente. Nulla, se si escludono iniziative di singoli ministeri sui processi di mobilità che non tengono conto della complessità della situazione e che dimostrano l’assenza di un vero governo del riordino.

“L’entità dei tagli – afferma il Segretario Nazionale della Fp-Cgil Federico Bozzanca – la situazione generale delle casse provinciali, il caos normativo e l’assenza di un vero riordino richiedono uno sforzo condiviso. La mobilitazione dei lavoratori dello scorso dicembre ha sicuramente evitato il disastro, messo in sicurezza almeno momentaneamente l’occupazione, sventato la catastrofe degli esuberi e del licenziamento in massa dei precari. Ma adesso serve che il Governo faccia la sua parte, serve cioè una riforma degli enti locali che parli dei servizi e della loro qualità”.

“Come ha fatto giustamente notare la Corte dei Conti – conclude il sindacalista – i tagli sono stati scellerati e indiscriminati, e stanno rendono impossibile persino il mantenimento di prestazioni minime che andrebbero invece potenziate”.

 

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