Università: Fp Cgil Medici, decisione Consiglio Stato, concorso specializzandi medicina da annullare

23 Settembre 2015

Università: Fp Cgil Medici, decisione Consiglio Stato, concorso specializzandi medicina da annullare

Comunicato Stampa Fp Cgil Medici

Cozza: ‘Ora intervenga subito ministro Giannini
per riparare ai suoi errori’

Roma, 23 settembre 2015

“Con tre sentenze relative ai ricorsi promossi
dalla Fp Cgil Medici, il Consiglio di Stato Sez. VI ieri sera ha deciso
che il concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione di
medicina dello scorso anno presenta gravissime irregolarità inerenti i
membri della commissione, la fase di approvazione della graduatoria e
diversi quesiti errati, tali da determinarne il prossimo annullamento”.
E’ quanto fa sapere la Fp Cgil Medici.

Per gli avvocati Michele
Bonetti, Santi Delia, Umberto Cantelli che hanno patrocinato i ricorsi:
“Il Consiglio di Stato torna indietro improvvisamente sulla nostra
richiesta processuale di iscrizione sovrannumeraria, richiamando anche
‘l’eccessiva onerosità per l’Erario’. Nei prossimi giorni il Tar del
Lazio dovrebbe uniformarsi all’indirizzo delle sentenze definitive del
Consiglio di Stato per i tre punti individuati. Anche uno solo dei detti
motivi determinerà al termine del procedimento l’annullamento del
concorso”.

“Avevamo ragione noi a denunciare le irregolarità”,
afferma il segretario nazionale Fp Cgil Medici, Massimo Cozza, che
aggiunge: “Adesso il Ministro Giannini, che nell’immediatezza aveva
scelto di annullare il ricorso salvo poi ritrattare dopo due giorni,
intervenga immediatamente per riparare ai gravissimi danni che la
cattiva gestione del concorso ha portato ai ricorrenti e che rischia di
ricadere anche su chi già da un anno si sta formando”.

Per il
segretario nazionale Fp Medici “si investano le necessarie risorse per
garantire la formazione specialistica per chi è stato escluso da un
concorso irregolare e si tutelino i medici già in formazione con una
sanatoria per tutti i partecipanti, così come è stato sostanzialmente
già fatto dal Governo per recenti concorsi mal gestiti. Chi sbaglia
paga”, conclude Cozza.

 
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