Sanità, SSAEP: Droghe, le proposte del “Cartello di Genova” per aprire una nuova stagione

26 Novembre 2015

 

News

 

DROGHE – LE PROPOSTE DEL "CARTELLO DI GENOVA" PER APRIRE UNA NUOVA STAGIONE

 
 

Cari
compagni, care compagne
Si
è tenuta la conferenza nazionale “Cambiamo verso sulle
droghe. Adesso!” 
 Iniziativa
del “Cartello di Genova”, che si è riunito a Milano per
la conferenza “Cambiamo verso sulle droghe. Adesso!”

 Aprire
una nuova stagione nelle politiche sul consumo, l’abuso e le
dipendenze da droghe in Italia. E’ questo il messaggio che
arriva dal Cartello di Genova, una rete composta da Antigone,
Cgil, Cnca, Comunità di San Benedetto al Porto,
Coordinamento dei garanti dei diritti dei detenuti,
Coordinamento operatori bassa soglia Piemonte, Fondazione
Giovanni Michelucci, Forum Droghe, Fp Cgil, Gruppo Abele,
Isola di Arran, Itaca, Itardd, La Società della ragione,
Legacoopsociali, Lila e Magistratura democratica.

 Preso
atto del fallimento delle politiche proibizioniste, il
cartello avanza una serie di proposte contenute nella “Carta
di Milano 2015”,
documento elaborato in occasione della conferenza nazionale
“Cambiamo verso sulle droghe. Adesso!”, promossa il 20 e 21
novembre nel capoluogo lombardo e patrocinata dal Comune di
Milano.
In
primo luogo, si chiede “la completa revisione delle
previsioni sanzionatorie, penali e amministrative,
stabilite dal Testo unico sulle sostanze stupefacenti,
ormai vecchio di 25 anni.
 Le persone che usano sostanze
devono essere liberate tanto dal rischio di
criminalizzazione penale quanto dalla soggezione a un
apparato sanzionatorio amministrativo stigmatizzante e
invalidante.”.
 Il primo passo in questa direzione è
identificato nella depenalizzazione del possesso e della
cessione gratuita di piccoli quantitativi di sostanze
destinati all’uso personale, anche di gruppo, come già
stabilito dal referendum del ’93, e della coltivazione
domestica di piante di marijuana destinate agli stessi
fini.
In
secondo luogo, si propone l’avvio di un confronto nella
società e nel parlamento verso una “compiuta
regolamentazione legale della produzione e della
circolazione dei derivati della cannabis”, come molti
paesi nel mondo stanno facendo.
In
terzo luogo, nel quadro dell’attuazione del patto per la
salute e della revisione e definizione dei nuovi Livelli
essenziali di assistenza (Lea), si chiede “il rilancio e
la riorganizzazione dei servizi per le dipendenze pubblici
e del privato sociale, attualmente in forte sofferenza,
anche con il coinvolgimento della società civile e delle
amministrazioni locali, e una stabilizzazione degli
interventi della riduzione del danno”, comprendendo
anche sperimentazioni di salute pubblica ampiamente
accettate in Europa come forme stabili di analisi delle
sostanze circolanti e l’attivazione di forme e luoghi per la
somministrazione controllata di eroina e/o di spazi tutelati
per l’autoconsumo.

 Infine,
si propone che “la morsa del patto di stabilità interno,
che sta strangolando gli enti locali e le Regioni, sia
derogabile nel perseguimento di politiche finalizzate
alla tutela dei diritti fondamentali della persona come sono
quelle destinate a sostenere i percorsi sociali di
inclusione” delle persone che usano sostanze o i piani
stabili di prevenzione, interventi ormai quasi spariti dalle
progettazioni territoriali.
Affinché
questo cambiamento di verso nelle politiche sia attuabile,
si chiede a governo e parlamento di attivarsi per ridefinire
in modo radicale gli indirizzi delle politiche e degli
attuali impianti legislativi.
 Un primo passo in questa
direzione dovrebbe essere l’organizzazione a breve di un
momento nazionale di confronto sulla posizione dell’Italia,
anche in vista della prossima sessione speciale sulle droghe
dell’Assemblea generale dell’Onu, che si terrà a New York ad
aprile 2016, per poi arrivare all’organizzazione da parte
del governo della Conferenza nazionale sulle droghe, che
riteniamo si debba assolutamente realizzare entro la fine
del 2016, a molti anni di distanza dall’ultimo appuntamento
del genere.

Denise
Amerini
resp. naz.le FP CGIL
SSAEP, salute mentale, dipendenze

 
 
 
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