Dettori (Fp Cgil): Vogliamo un 8 marzo vero, assumiamo negli ospedali personale non obiettore

23 Febbraio 2017

Dettori (Fp Cgil): Vogliamo un 8 marzo vero, assumiamo negli ospedali personale non obiettore

Vogliamo un 8 marzo vero
assumiamo negli ospedali personale non obiettore

Oltre il 75% si professa obiettore di coscienza.
Deve vincere la legge, devono vincere le donne

di Rossana Dettori, Segretario Generale Fp Cgil

Un’assunzione
straordinaria di medici, infermieri e ostetriche non obiettori per dare
attuazione alla legge 194. Perché sia garantita a tutte le donne
l’affermazione di un primato di scelta che a loro, soltanto a loro,
spetta. Contro gli ostacoli, le complicazioni, le barriere che in questo
paese impediscono la possibilità di interrompere gravidanze
indesiderate. Spesso allargando l’obiezione di coscienza del singolo
alla struttura stessa in cui si opera. Se vogliamo dare un senso vero e
pieno a questo otto marzo, mettiamo al centro libertà e
autodeterminazione delle donne, alzando il diritto.
Viviamo in un
paese dove circa il 75% del personale ospedaliero fa ricorso
all’obiezione di coscienza e dove tante, tantissime donne, spesso al
Sud, sono costrette a veri e propri viaggi della speranza: fare migliaia
di chilometri per poter esercitare un diritto garantito dalla legge. Un
paese che per un verso non agevola le donne su questo fronte e per
l’altro alza le sanzioni per chi fa ricorso all’aborto clandestino.
Ecco,
se vogliamo evitare un nuovo insopportabile bagno nella retorica
dell’otto marzo, pretendiamo tutte e tutti un effettivo cambiamento, che
determini una libertà piena per le donne attraverso l’esercizio e
l’esigibilità di un diritto garantito dalla legge.
La nostra
categoria da tempo su questo fronte ha avanzato proposte: il
conferimento di responsabilità dirigenziali nelle strutture ospedaliere a
chi garantisce l’attuazione della legge, insieme alla presenza adeguata
di personale non obiettore.
Ci sono due libertà che configgono:
quella delle donne che vogliono ricorrere all’interruzione di
gravidanza, quella del personale obiettore che può rifiutarsi di
garantire l’esercizio di questo diritto delle donne. È un conflitto che
va sanato perché, in uno stato laico come si professa essere il nostro,
deve poter vincere la libertà garantita dalla legge.
Una legge di
libertà per tutte non può essere disapplicata dai convincimenti
personali. Diamo alle donne i diritti e le libertà che gli spettano e
che, fuor di retorica, si meritano.

 
 

 

8 marzo 2016

 
 
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