Giustizia: Cgil Cisl e Uil, petizione al ministro Orlando

07 Novembre 2016

Giustizia: Cgil Cisl e Uil, petizione al ministro Orlando

Comunicato stampa Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa 
Giustizia: Cgil Cisl e Uil, petizione al ministro Orlando  
“Ministro e Governo mantengano gli impegni su organici e riqualificazione del personale” 

Roma,
21 ottobre 2016 – Una petizione al ministro Andrea Orlando ed al
Governo per chiedere il rispetto degli impegni su rafforzamento degli
organici e riqualificazione del personale del Ministero della Giustizia.
Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa lanciano l’iniziativa in tutti i posti di
lavoro: “Per una Giustizia veloce che funzioni bisogna partire
dall’investimento nelle competenze e nelle professionalità”. 
“La
gravissima carenza di personale amministrativo negli uffici giudiziari
non è una novità”, sostengono le federazioni di categoria di Cgil Cisl e
Uil, “è il risultato della scellerata politica posta in essere dai
governi nel corso degli anni. All’assurdo deficit di forza lavoro degli
uffici giudiziari, dove i dipendenti percepiscono mediamente il salario
complessivamente più basso tra i lavoratori pubblici”, spiegano i
sindacati, “si affianca la grave circostanza che il personale in
servizio non ha ancora avuto alcuna possibilità di sviluppo
professionale e sta subendo la pessima gestione del portale della
mobilità da parte della Funzione Pubblica: è inaccettabile la mancata
formazione del personale in transito verso la Giustizia. Il Ministro
Orlando ed il Governo devono mantenere gli impegni assunti verso i
propri dipendenti. Impegni chiari, inseriti nel programma di Governo e
ribaditi negli innumerevoli incontri con gli operatori del settore”. 
Secondo
Cgil Cisl e Uil, “vanno benissimo le nuove assunzioni ma le riforme già
realizzate ed in corso di realizzazione richiedono personale
riqualificato e motivato perché la Giustizia ritorni ad offrire un
servizio all’altezza delle esigenze di cittadini, imprese e investitori
internazionali. E’ questo anche il senso della petizione al Ministro ed
al Governo promossa tra i lavoratori degli uffici giudiziari per
chiedere di passare dalle parole ai fatti quanto a diritto alla carriera
e adeguamento delle retribuzioni”. 

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