Difesa: Cgil e Uil, stato di agitazione di tutto il personale civile

15 Febbraio 2017

Difesa: Cgil e Uil, stato di agitazione di tutto il personale civile

Mobilitazione dura per la salvaguardia e la tutela dei 27 mila tra lavoratrici e lavoratori

Roma,
01 febbraio 2017 –
Stato di agitazione di tutto il personale civile della
difesa. È quanto si legge in una lettera della Funzione Pubblica Cgil e
della Uil Pa indirizzata in data odierna alla titolare del Ministero
della Difesa, Roberta Pinotti. “Al centro della mobilitazione, che
prenderà le mosse nei prossimi giorni su tutto il territorio nazionale,
la salvaguardia e la tutela delle posizioni delle lavoratrici e dei
lavoratori coinvolti”, scrivono i sindacati.
A
partire dalle pessime e tuttora irrisolte condizioni economiche e
lavorative di una platea di lavoratori pari a circa 27 mila unità
appartenenti al personale civile delle aree funzionali della Difesa,
“diversi sono gli obiettivi mancati di cui si ritiene responsabile la
Ministra Pinotti, poiché sulla soluzione di questi si era impegnata in
prima persona al termine di una riunione appositamente convocata con le
rappresentanze sindacali confederali nel mese dicembre del 2015 –
proseguono i sindacati – come poi successivamente confermato per
iscritto con nota del Suo Gabinetto”. 
Le
questioni ritenute “davvero rilevanti per le sorti dei lavoratori
civili della difesa rimaste ancora purtroppo in sospeso sono davvero
troppe – continuano le sigle sindacali nella lettera – alle quali la
Ministra Pinotti è chiamata ora a rispondere senza indugiare o
dilazionare ulteriormente i tempi di risposta”. 
Preoccupano
non poco, aggiungono le sigle sindacali, “soprattutto per gli attuali e
futuri livelli occupazionali, le politiche industriali concepite con il
“Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa” messe in
campo in particolare sugli arsenali militari, che allo stato attuale
rafforzano la nostra convinzione circa la reale intenzione della difesa
di privatizzare l’intera area tecnico-industriale”.
Una
situazione esplosiva a dir poco “inaccettabile – conclude la denuncia
della Fp Cgil e della Uil Pa -, aggravata dall’attuale stato di assoluta
inerzia e dall’ingiustificabile immobilismo dell’azione politica, oltre
che dal silenzio assordante manifestato dalla titolare del dicastero
della difesa. 
Per queste
ragioni, chiudono i sindacati, “proclamiamo lo stato di agitazione
nazionale di tutto il personale civile della difesa, e la conseguente
sospensione di tutte le attività e contrattazioni, dando avvio a una
dura mobilitazione su tutto il territorio nazionale per la tutela e la
difesa delle posizioni di tutte le lavoratrici e i lavoratori civili
della difesa”.

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