Ministero Difesa: Locandina Fp Cgil – Uila Pa Assemblea quadri e delegati Ministero della Difesa 23.02.2017

16 Febbraio 2017

Locandina Fp Cgil – Uila Pa Assemblea quadri e delegati Ministero della Difesa 23.02.2017

Lo stato di immobilismo e il silenzio
assordante che continua ormai da troppo tempo a contraddistinguere l’azione
politica e l’atteggiamento oltremodo dilatorio dei vertici politici della
difesa verso le istanze avanzate dai lavoratori civili del Ministero della
difesa e i ripetuti allarmi lanciati dalle scriventi rappresentanze sindacali
confederali, non è più ulteriormente accettabile.

          
Come
non lo sono l’attuale pessima condizione lavorativa e, soprattutto, la
gravissima contrazione economica che si è abbattuta sulla congruità dei salari
del personale civile della difesa. Un preoccupante quadro di criticità di cui
devono parimenti ritenersi responsabili la Ministra Roberta Pinotti, per non
aver dato seguito alle promesse a suo tempo avanzate, e in seguito anche
ufficializzate, con l’aggravante di non aver mai neanche inteso raccogliere i
ripetuti inviti all’applicazione fin qui lanciati dalle scriventi OO.SS. e, più
in generale, il Governo, di cui la medesima fa ancora parte.
Una
politica che, come di consueto, è più parlata e abusata che praticata. Come
pure le illusioni indotte e gli impegni disattesi nei confronti delle
lavoratrici e dei lavoratori. Il classico metodo del non fare, pur
garantendo di fare, che rappresenta il peggio di quella politica di matrice
essenzialmente italica ormai nota ai più, purtroppo anche oltre i confini del
nostro Paese.
Eppure
la Ministra della difesa deve sapere che i quasi 27.000 lavoratori suoi
dipendenti, forse solo un tantino adirati nei suoi confronti, non si rassegnano
affatto all’ineluttabilità della propria compromessa condizione
lavorativa/sociale e, anzi, proprio con l’avvio della lotta sindacale intendono
rivendicare con estrema determinazione il proprio sacrosanto diritto a conseguire
quanto prima:

·        
L’omogeneizzazione dei loro attuali trattamenti
economici con quelli del restante pubblico impiego
, da ottenere mediante
l’istituzione del “fondo integrativo del trattamento economico del personale
civile del Ministero della Difesa appartenente alle aree funzionali”, a norma
del d.lgs n. 66/2010, “Misure integrative del trattamento economico per il
personale civile appartenente alle aree funzionali del Ministero della difesa”;

·        
Le progressioni tra le aree funzionali, con
particolare riferimento al transito del personale dalla 1^ alla 2^ area con
modalità progressive
, da ottenere mediante  la proposizione della bozza di norma che reca
” Misure per la riqualificazione professionale del personale
dell’Amministrazione difesa”;


 ·        La tabella di equiparazione tra gradi militari e
qualifiche funzionali civili;

·        
La quota parte dei risparmi derivanti dalla
progressiva riduzione del personale civile
– accertata secondo quanto
previsto dall’articolo 4, comma 1, lettera d) della legge 31 dicembre 2012 n.
244 – destinata ad alimentare i fondi per la retribuzione della produttività
del citato personale, che doveva essere “aumentata nella misura dal 4% al 10%,
e anticipata la disponibilità a decorrere dal 2017”;

·        
L’avvio di una discussione seria in sede politica
sulla circolare di Persociv “Benefici pensionistici derivanti da
supervalutazione di periodi di servizio in lavori insalubri, polverifici, e
imbarchi”;

·        
Un tavolo di confronto in sede politica sul “Sistema
di misurazione e valutazione della performance individuale”,
la cui direttiva ci risulta
sia stata pubblicato di recente anche per l’anno 2017 senza alcun preventivo
confronto con le OO.SS;

·        
L’apertura di un tavolo di confronto in sede
politica sull’attuale modalità di convocazione delle riunioni sindacali tenute
a livello territoriale;

·        
La sessione informativa riferita al “Libro Bianco
per la sicurezza internazionale e la difesa”,
indispensabile per avviare
un confronto sull’area tecnico-industriale, e cominciare finalmente anche a
ragionare della possibilità di utilizzare il modello assunzionale da noi
proposto a suo tempo alla Ministra solo per la difesa – che da tempo sta ormai
continuando a perdere importanti professionalità civili, rimaste purtroppo
senza sostituzione – in quanto perfettamente coniugabile alla possibile
riapertura delle ex scuole operai e, per giunta, attuabile in deroga al Turn
over in atto per tutta la P.A.  

 

          
Questi
essenzialmente sono i temi e gli argomenti che abbiamo scelto di avanzare
all’attenzione del Ministro della difesa con la nota unitaria dello scorso 1°
febbraio, ad oggi rimasta ancora senza riscontro, nell’ambito della quale
abbiamo come noto comunicato lo stato di agitazione nazionale di tutto il
personale civile della difesa e la conseguente sospensione di tutte le attività/contrattazioni
sull’intero territorio.

          
Gli
stessi che poniamo oggi al centro della discussione con i quadri e delegati
della difesa per il prossimo 23 Febbraio a Roma, con l’auspicio di concludere
l’iniziativa avendo chiaro e condiviso il percorso di mobilitazione e lotta che
dovremo necessariamente mettere in campo a sostegno delle nostre
rivendicazioni, per la  salvaguardia e la
tutela dell’occupazione e delle condizioni lavorative ed economiche delle
migliaia di lavoratrici e  lavoratori
coinvolti.

Vi
invitiamo, quindi, a garantire per quella data dal territorio la partecipazione
numerosa delle compagne e dei compagni quadri e delegati del Ministero della
difesa.

          
Nelle more, inoltre, vi chiediamo anche di avviare le
necessarie assemblee unitarie a tema sul tutto il territorio nazionale, al fine
di spiegare alle lavoratrici e ai lavoratori interessati la posizione assunta
dalle scriventi OO.SS. nazionali nell’occasione. 

                           

                  FP CGIL                                                             UIL PA

             
         F.to Francesco Quinti                                    F.to Sandro Colombi

 
 
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