Pa: Cgil Cisl Uil al governo, preoccupa modalità trattative contratti Sanità e Enti Locali

25 Gennaio 2018

Richiesta urgente incontro, continua mobilitazione: prossima tappa 5 febbraio

 

Roma, 25 gennaio – “Preoccupazione ma anche indignazione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per la modalità con la quale si sta dando corso alle trattative per il rinnovo del contratto nazionale delle Funzioni locali e della Sanità pubblica”. A scriverlo sono i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli e Michelangelo Librandi, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nonché ai ministri, Pier Carlo Padoan, Marianna Madia e Beatrice Lorenzin, insieme al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e dell’Anci, Antonio Decaro.

I ritardi, affermano i tre segretari generali, “nello svolgimento del confronto tecnico sui testi normativi e l’assenza di indicazioni puntuali sulla parte economica non è rispettosa delle aspettative legittime di più di un milione di lavoratrici e lavoratori che attendono da oltre otto anni il rinnovo del CCNL. Le regioni con le quali abbiamo interloquito in questi mesi ci segnalano ritardi da parte del Ministero dell’Economia che rallentano inopinatamente l’integrazione agli atti di indirizzo che ci consentirebbero di procedere in tempi celeri alla sottoscrizione dei CCNL“.

Inoltre, aggiungono Sorrentino, Petriccioli e Librandi, “riteniamo che tutti i lavoratori abbiano pari dignità dell’attenzione da dedicare alla trattativa relativa alla stesura dei testi dei contratti di comparto. Tutti i livelli in indirizzo hanno sottoscritto l’intesa del 30 Novembre del 2016 che fa da cornice a questo confronto e ne traccia linee di intervento ed obiettivi. Ulteriori ritardi ed inadempienze sono intollerabili. Per questa ragione preannunciandovi una prima mobilitazione per il prossimo 5 Febbraio, siamo a richiedervi un incontro urgente Governo e Autonomie per sciogliere quei nodi che ad oggi non consentono di svolgere la trattativa”, concludono.

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