Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale FP CGIL e Sandro Alloisio Responsabile del Coordinamento Nazionale FP CGIL
Nel prendere atto che il Ministro della Salute non si è dimentica dei precari degli IRCCS, e nel chiederci se l’articolo di modifica alla legge finanziaria a cui si riferisce il Ministro della Salute (nella nota ANSA del 6 Nov.) è quello di cui siamo in possesso anche noi possiamo solo dire che il Ministro ha un concetto molto particolare della parola precariato.
Crediamo infatti che l’articolo in questione tutto faccia tranne che stabilizzare i precari.
Anzi la dove prevede che per attribuire questi incarichi triennali si potrà provvedere anche attraverso l’utilizzo dei posti di dotazione organica esistenti o vacanti, si fa l’operazione inversa si precarizza ciò che è stabile, mentre la stabilità contrattuale dovrebbe venire da finanziamenti incerti come quelli provenienti dalle attività strumentali degli enti.
Non dice niente sulle attuali norme che regolamentano i contratti di ricerca ex art.36 Dpr 617/80 continueranno ad esistere o verranno sostituiti da quelli previsti da questo articolo?
Infine tutti sappiamo il valore dei nostri ricercatori ma che per avere conferma dopo un anno del loro incarico o l’ulteriore prolungamento per altri tre anni, si debbano far valutare da una commissione composta da membri istituzionali (Ministero e Regione) e da due esperti (universitari) ci sembra veramente troppo per un lavoro precario, ancorché magari i compensi per partecipare alla commissione sono superiori al valore del contratto di ricerca.
La CGIL ritiene che l’unica risposta alla mancata convocazione per la consultazione con le OO.SS su questi argomenti e ai contenuti dell’articolo 93 bis ci sia solo la convocazione di una manifestazione nazionale dei precari degli IRCS sotto la sede del Ministero, per protestare contro questo tipo di atteggiamento.
Roma, 8 novembre 2007