Orario di lavoro: la commissione lavoro del Parlamento europeo boccia la posizione dei governi (5 novembre 2008). LA CES MANIFESTA A STRASBURGO IL 16 DICEMBRE

18 Luglio 2011

Orario di lavoro

Orario di lavoro: la commissione lavoro del Parlamento europeo boccia la posizione dei governi (5 novembre 2008). LA CES MANIFESTA A STRASBURGO IL 16 DICEMBRE

 
La Commissione occupazione e affari sociali del Parlamento europeo ha approvato il 5 novembre, con 35 voti a favore, 13 contrari e 2 astensioni, la relazione presentata da Alejandro Cercas sulla controversa “direttiva sull’orario di lavoro”, manifestando in tal modo un forte disaccordo con la posizione espressa dal Consiglio il 9 giugno scorso. (ed approdata sulla Gazzetta ufficial europea lo scorso ottobre): La posizione del Parlamento europeo si focalizza su tre punti fondamentali:

Clausola di non partecipazione (Opt-out)
La commissione parlamentare ha confermato la posizione espressa dal Parlamento europeo in prima lettura, adottando un emendamento in base al quale il cosiddetto opt-out deve essere abrogato entro 3 anni dall’entrata in vigore della direttiva. La posizione comune del Consiglio Ue prevede invece la possibilità di derogare alla soglia settimanale delle 48ore, arrivando fino a 60/65 ore come media trimestrale.

Il periodo di guardia
Nella relazione il Parlamento la differenza tra periodo di guardia attivo e tempo di inattività e che quest’ultimo può essere calcolato – in base ad accordi collettivi o normativa nazionale – in maniera specifica. Tuttavia il periodo di guardia deve essere considerato nella sua interezza come orario di lavoro.

Riposo compensativo
Sulla base delle decisioni della Corte di giustizia, un medico di guardia ha diritto ad un periodo compensativo. Si tratta di un tempo di recupero che deve avvenire subito dopo i periodi di servizio, in conformità a quanto stabilito dalla legislazione vigente o dagli accordi collettivi. I deputati europei hanno inoltre adottato degli emendamenti volti a chiarire la situazione dei lavoratori legati da più contratti, stabilendo che l’orario di lavoro dovrebbe essere calcolato come somma dei periodi di lavoro svolti in base ai singoli contratti.

Per confermare in plenaria (discussioni il 186 dicembre e voto il prossimo 17 dicembre 2008 a Strasburgo) gli emendamenti approvati della Commissione del Parlamento c’è bisogno della maggioranza assoluta (393 voti a favore su 785).

Ricordiamo l’attuale composizione del Parlamento: PPE 288, PSE 217, ALDE 100, Europa per le nazioni 43, Verdi 43, Gue 41, Indipendenza democrazia 22, Non iscritti 21

La CES ha deciso di organizzare una manifestazione a Strasburgo martedì 16 dicembre 2008.

Allegato:

Resoconto della riunione:

Hanno parlato sul tema dell’orario di lavoro: Alejandro Cercas, Elizabeth Lynne, José Albino Silva Peneda, Thomas Mann, Dimitrios Papadimoulis, Bernard Lehideux, Elisabeth Schroedter, Georgios Toussas, Kathy Sinnott, Anja Weisgerber, Elisabeth Morin, Carlo Fatuzzo, Proinsias De Rossa, Richard Falbr, Ewa Tomaszewska, Philip Bushill-Matthews e Juan Andrés Naranjo Escobar

Emendamenti adottati : 7, 39, 40 (identico al 41), 8, 50 (identico al 51), 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 25, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 29

Emendamenti respinti : 19, 20, 31, 32, 44, 58, 59, 24

Emendamenti decaduti: 34 ,35, 37, 38, 33, 42, 54, 53, 57, 60, 62, 61, 63, 26, 27, 28

Hanno parlato: Philip Bushill-Matthews, Marie Panayotopoulos-Cassiotou

 
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