Incontro Aran CCNL

18 Luglio 2011

Incontro Aran CCNL

COMUNICATO DI Antonio Crispi e Silvano Franzoni :

Primo incontro rinnovo CCNL Dirigenza Autonomie Locali 2006- 2009 (biennio economico 2006-07)

Si e’ tenuto ieri il primo incontro con l’ ARAN per il rinnovo del CCNL dirigenza autonomie locali 2006-2009 (biennio economico 2006-2007). L’ARAN ha illustrato la direttiva del Comitato di settore che trovate in allegato alla presente.
La FPCGIL, che per prima ha preso la parola dopo la relazione ARAN, ha espresso un giudizio pesantemente negativo sulla direttiva la quale, tranne che nel punto dove prevede gli aumenti retributivi (4,85 per cento nel biennio 2006-2007 come per tutti gli altri comparti pubblici), presenta aspetti del tutto inaccettabili, come la sua lettura vi fara’ facilmente comprendere.
Primo tra tutti (con nostra dichiarazione pregiudiziale rispetto alla non sottoscrizione del contratto se dovesse permanere la proposta) la riproposizione del licenziamento per motivi riorganizzativi, gia’ respinto nella difficile trattativa che condusse al CCNL del 22.2.2006 e che viene ora ripresentato in una versione addirittura peggiorativa.
Si tratta di una vera e propria provocazione che non tiene assolutamente conto del duro scontro che vi fu nella trattativa del 2005 e che, ancora una volta, ignora il fatto che la normativa sulla risoluzione del rapporto di lavoro della dirigenza autonomie locali e’ gia’ la più “elastica” di tutte quelle per le altre dirigenze pubbliche.
Ma non vanno bene nemmeno le proposte sui procedimenti disciplinari che, assieme a quelle sulla risoluzione del rapporto di lavoro, sembrano prefigurare un vero e proprio quadro di completa sudditanza della dirigenza rispetto alla politica con interventi che nulla hanno a che vedere con il giudizio sulla qualita’ professionale del dirigente e sulla sua integrita’ morale.
Per cio’ che riguarda la proposta sulla contrattazione decentrata un primo esame della direttiva sembra mettere in evidenza meccanismi di definizione dei fondi che non possono garantire la rivalutazione di quella parte consistente della retribuzione dirigenziale che viene tutelata solo nel secondo livello di contrattazione; inoltre sembrerebbero essere messi a rischio i contenuti economici di molti dei contratti decentrati sottoscritti nel 2008.
La FPCGIL ha, inoltre, ribadito che l’introduzione di polizze assicurative integrative e la sanità contrattuale non può sostituire i livelli essenziali di assistenza, altrimenti si ha lo smantellamento della sanità pubblica.

Per cio’ che riguarda la parte economica ,come previsto e scontato, la proposta prevede (con percentuali uguali agli altri CCNL pubblici gia’ sottoscritti) un 2006 con la sola “vacanza contrattuale” (circa 20 euro al mese), un 2007 con un aumento di circa 250 euro mensili (decorrenza da stabilire, ma comunque nei primissimi mesi dell’anno) che diventano circa 270 dall’inizio del 2008.
E’ del tutto evidente che la proposta del Comitato di settore accetta in toto la “filosofia Brunetta” di rigido controllo e mortificazione della contrattazione coniugandola con la volonta’ di molti enti di volere una dirigenza che sia semplicemente “strumento” della politica e priva di qualsiasi autonomia gestionale, ancorche’ questa sia esplicitamente prevista dalla legge.
Un disegno che non puo’ essere letto disgiuntamente dai gravi contenuti del disegno di legge delega sulla riforma della P.A.in discussione in questi giorni al Parlamento.
Un tentativo di vero e proprio smantellamento della contrattazione collettiva (sia a livello nazionale che decentrato) che, specialmente per cio’ che riguarda la dirigenza, vuole portare esplicitamente verso la sua individualizzazione.
L’ARAN sì e’ impegnata a presentare, dopo le festivita’, una proposta di articolato.
Certo e’ che, se le premesse sono quelle dell’illustrazione di ieri, ci aspetta una trattativa estremamente complicata che dovremo sapere sostenere anche con opportune iniziative di mobilitazione e di pressione nei confronti degli enti per capire se le proposte del Comitato di settore sono condivise a tutti i livelli o se, come accaduto in passato, rappresentano (speriamo) una forzatura rispetto ai reali interessi e obiettivi della maggioranza degli enti territoriali. 

     Silvano Franzoni                      Antonio Crispi
Coordinatore Dirigenza AA.LL.    Segretario FP CGIL

Roma 19 Dicembre 2008


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