Sanità privata: domani e dopo domani i lavoratori al voto.

23 Febbraio 2017

Sanità privata: domani e dopo domani i lavoratori al voto. Per dire No alla cancellazione del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro

Comunicato Stampa di Rossana Dettori Segretaria nazionale FP CGIL

Il 20 e 21 Gennaio i lavoratori della sanità privata delle strutture associate ad Aris votano per dire la loro sull’accordo programmatico sottoscritto dalla sola Cisl Fp il 17 dicembre 2008.

Si tratta di migliaia di lavoratori che operano nelle cliniche private, negli ospedali classificati, nei centri di riabilitazione e nelle case di cura accreditate con il sevizio sanitario nazionale per l’erogazione di prestazioni sanitarie ai cittadini, strutture riferibili ad associazioni a carattere religioso.

Voteranno per esprimere un giudizio sull’accordo sottoscritto dalla sola Cisl che prevede la cancellazione del contratto nazionale di lavoro e l’avvio di un processo di regionalizzazione dei contratti che, per tale via, consegna ai datori di lavoro la piena ed incondizionata possibilità di decidere se, come e quando garantire ai lavoratori gli aumenti salariali che aspettano da più di tre anni.

Il referendum è un atto dovuto, spetta ai lavoratori esprimersi sull’accordo dovrebbe essere vincolante dare loro il diritto di parola, visto che nell’ultimo passaggio di consultazione con i lavoratori, la Cisl, insieme alla Fp Cgil ed alla Uil Fpl, presentò una piattaforma contrattuale il cui obiettivo irrinunciabile era la difesa del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Uno straordinario esercizio democratico che prova a colmare il vuoto prodotto da chi davanti ai lavoratori dice una cosa, davanti ai datori di lavoro ne fa un’altra e poi non sente nemmeno il bisogno di ritornare nei luoghi di lavoro a spiegare il perché di questi comportamenti.

Per ciò che ci riguarda, ci atterremo al risultato del referendum: se a vincere saranno i sì a quell’accordo lo considereremo valido a tutti gli effetti; ma se a vincere sarà il NO nei confronti di quel pasticcio l’Aris sarà costretta a ritirare la firma da quell’atto e dovrà sottoscrivere un vero Contratto collettivo nazionale di lavoro. Nonostante la Cisl Fp.

Roma 19 Gennaio 2009

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