Venerdì 6 luglio abbiamo firmato la pre-intesa di un nuovo CCNL che sarà gestito dalla nostra categoria, si applicherà alle lavoratrici ed ai lavoratori delle Fabbricerie.
Le fabbricerie tutelano, restaurano ed espongono il patrimonio culturale e architettonico religioso (Torre di Pisa, Duomo di Milano, di Firenze ecc..), con finanziamenti che derivano, prevalentemente, dai biglietti venduti per le visite turistiche, dall’organizzazione di concerti, mostre, musei.
Si tratta di un patrimonio storico culturale enorme e dalle potenzialità crescenti (nell’ultimo anno soltanto dall’Asia i flussi turistici sono aumentati dell’8%), sia in termini economici e sia in termini di ricchezza culturale del nostro paese.
Questa ipotesi di contratto, sulla quale noi diamo un giudizio molto positivo, risponde ad una doppia esigenza, la nostra che può riassumersi con l’estensione delle tutele e dei diritti, della controparte che sta cercando di costruirsi un immagine positiva, anche internazionale, per incrementare i flussi turistici. Per fare questo hanno bisogno di un operazione qualitativamente buona sia sulle politiche dei servizi che su quelle contrattuali.
Fino ad oggi i gestori di questi patrimoni, in molti casi classificati dall’UNESCO patrimoni dell’umanità, non erano messi in rete, ognuno funzionava in modo differente dall’altro; basti pensare che per 394 lavoratori venivano applicate 11 tipologie contrattuali: enti locali, edili, inservienti, proprietari di fabbricato, lapidei, sacristi, commercio, specifici locali e in qualche caso individuali.
Alcuni di questi contratti, come ad esempio i sacristi, sono al di fuori della contrattazione, ciò significa che si rinnovano senza confronti con il sindacato, ma unilateralmente dagli organismi ecclesiastici, con trattamenti economici e normativi assurdi, 45 ore settimanali, 22 giorni di ferie ecc..
Il nostro lavoro, lungo e meticoloso, è stato quello di unificare questa polverizzazione contrattuale in un unico contratto, compresi i dirigenti.
Siamo partiti, naturalmente, dal contratto di miglior favore, quello degli enti locali per estendere i diritti a tutti, per stabilizzare il tanto lavoro precario esistente, soprattutto sotto forma di stagionale, per internalizzare attività.
Lo strumento che consente il raggiungimento di questi risultati è l’unificazione contrattuale che si traduce con il vantaggio, evidente, di un unico sistema di gestione, sia interno e sia nei rapporti esterni.
Le proiezioni effettuate con le contro parti ci portano a ipotizzare che entro la vigenza contrattuale il numero degli addetti possa raddoppiare se non andare oltre.
In termini economici, per coloro che avevano il contratto scaduto, enti locali, l’aumento è di 105 euro per gli anni 2006 – 2007, le decorrenze prevedono aumenti equamente suddivisi, 52,5 euro per il 2006, stessa cifra per il 2007.
Il contratto prevede anche:
Per coloro i quali applicano contratti diversi abbiamo previsto una gradualità di applicazione che deve concludersi entro la vigenza contrattuale. Passare ad esempio dai 24 ai 30 giorni di ferie più una festività da contrattarsi in ambito locale e da 40 a 36 ore settimanali ad esempio per chi applica il CCNL degli edili va disciplinato con la contrattazione di posto di lavoro.
Immediatamente applicabile, invece, gli istituti dei giorni di comporto della malattia ed il trattamento di maternità che migliorano molto le condizioni di tutti i contratti diversi dagli enti locali, infine vengono fatte salve le condizioni di miglior favore previste dalla contrattazione di posto di lavoro.
Il percorso ora è quello della consultazione in tutti i luoghi di lavoro, da concludersi entro la fine di settembre per fare in modo che le lavoratrici ed i lavoratori possano percepire al più presto gli incrementi contrattuali ed i miglioramenti normativi. In alcuni casi poi la consultazione è anche l’occasione per farci conoscere.
Vi inviamo l’elenco delle opere che applicano il nuovo contratto, il numero di lavoratori e la tipologia contrattuale, la struttura nazionale si rende disponibile per le assemblee di consultazione da effettuarsi, ribadiamo, dal mese di settembre perché a luglio e ad agosto le presenze sono ridotte di circa il 40% e, insieme alla Cisl ed alla Uil, abbiamo convenuto sull’inopportunità di tale periodo.
Il Coordinatore del Comparto AA.LL.
(Ugo Gallo)