Agenzia delle Entrate: Comunicato della Fp Cgil Regionale Umbria ai lavoratori Agenzia delle Entrate

15 Luglio 2011

Comunicato della Fp Cgil Regionale Umbria ai lavoratori Agenzia delle Entrate

 
AI LAVORATORI DEGLI UFFICI DELL’UMBRIA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Alle ore 15.30 del 30 luglio 2008 si è tenuta – presso la sede della Direzione Regionale dell’Umbria dell’Agenzia delle Entrate – la riunione convocata dal Direttore , con nota 2008015548 del 25/07/2008 , avente ad oggetto lo stato delle relazioni sindacali presso gli uffici della regione. Erano presenti rappresentanti territoriali di CGILCISL – SALFI – FLP.

Nella prolusione introduttiva il Direttore Regionale ha così motivato la convocazione:

1) necessità di andare ad un superamento degli equivoci e delle spiacevoli conseguenze scaturiti dalla sua nota prot. 2008014158 del 15/07/2008 avente ad oggetto lo “Stato di agitazione proclamato dalle OO.SS.” indetto dalle OO.SS. e dalle RSU dell’ufficio di Perugia il 10/07/2008. Nota sospesa con successiva prot. 2008014630 di pari data. Il superamento , ad avviso della D.R. , doveva scaturire dal fatto che le materie trattate nella nota non erano questioni sindacali e che comunque le OO.SS. non ne erano destinatarie e quindi il successivo intervento delle medesime a livello nazionale è stato anch’esso frutto di incomprensioni delle reali volontà del Direttore Regionale nell’estenderla.;
2) recupero delle turbative abbattutesi sui dipendenti a fronte delle ultime , in ordine di tempo , indagini giudiziarie. Indagini che hanno visto coinvolti alcuni colleghi , per il solo svolgimento delle proprie attività d’istituto , a seguito di millantati crediti altrui e di prese di posizione di organi tecnici di supporto all’indagini: trapelate quest’ultime su quotidiani d’informazione;
3) necessità di addivenire ad una ripresa del confronto sindacale regionale con regole condivise. Confronto che dovrebbe avere ad oggetto in particolare: l’organizzazione degli uffici , lo svolgimento delle attività , i carichi di lavoro , il controllo di gestione ed il raggiungimento degli obiettivi programmati.

Nel corso del dibattito, a tratti aspro , è purtroppo emerso , ancora una volta , che alla teoria non corrisponde la pratica. Le regole condivise sono sempre quelle decise da una parte e la discussione può avvenire solo a condizione che non si disturbi il navigatore di turno. Chi non comprende le volontà inalienabili del nostromo è un vetero sindacalista, culturalmente arretrato , che si preoccupa solo dei dipendenti , trascurando i diritti dell’utenza e della cittadinanza e dimenticando che è quest’ultima a pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici.

La CGIL , esprimendo massima solidarietà ai colleghi indagati , ha rigettato in toto una simile impostazione coerentemente con le motivazioni con cui sta combattendo le strumentali , menzognere e vergognose accuse del Ministro Brunetta. La gogna alla quale il dipendente pubblico è esposto in questi ultimi mesi è una ignobile farsa mediatica posta in essere da chi non conosce e non ha il coraggio di affrontare i veri problemi della P.A e del paese e peggio ancora si ammanta di una verginità moralizzatrice che è lungi dall’avere. Nazionale o locale la musica suonata è purtroppo sempre la stessa: annientare il ruolo di garante sociale e istituzionale della P.A. in favore dell’imprenditoria privata. Tutti Robin Hood al contrario…

La riunione si è conclusa con l’invito della parte pubblica a riprendere le relazioni sindacali locali nel mese di settembre p.v. Invito al quale la CGIL ha risposto che aderirà solo se le regole del confronto saranno “veramente condivise” e se l’attuale situazione di estrema conflittualità nazionale troverà una soluzione “equa e solidale” per tutti i cittadini italiani.

31/07/2008
 
 Coordinatore Regionale dell’Umbria


 
 
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