Agenzia delle Entrate: Proclamazione stato di agitazione – personale Agenzie Fiscali di Firenze

15 Luglio 2011

Proclamazione stato di agitazione personale Agenzie Fiscali di Firenze

 
I Lavoratori dell’AGENZIA DELLE ENTRATE – Ufficio di Firenze 3
 
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri –
Ministero della Pubblica Amministrazione e L’innovazione
Dipartimento della Funzione Pubblica

Alle organizzazioni sindacali

Agli Uffici dell’Agenzia delle Entrate

OGGETTO: Proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comparto Agenzie Fiscali.

I dipendenti del locale ufficio in concerto con la RSU e le sigle sindacali, durante l’assemblea sindacale tenutasi in data 21 luglio u.s. hanno proclamano lo stato di agitazione del personale, reso non più procrastinabile visto l’atteggiamento del Governo nei confronti del pubblico impiego evidenziato dal recente D.L. 112/2008 :

La decisione è motivata dalle seguenti argomentazioni :
1) I lavoratori dell’Agenzia esprimono sdegno e protesta nei confronti della campagna denigratoria e delegittimante posta in essere nei loro confronti con l’utilizzazione del mezzo mediatico, sì da garantire ai vertici politici, governativi ed amministrativi il facile consenso dell’opinione pubblica: non è più possibile accettare questo indiscriminato clima di aggressione, i continui attacchi e offese da parte degli esponenti del Governo nei confronti dei dipendenti pubblici equiparati tutti a FANNULLONI. Allora forse non è un caso che anche i politici siano dipendenti pubblici;
2) Evidentemente ci si dimentica che i dipendenti delle Agenzie fiscali sono stati utilizzati per il raggiungimento di obiettivi sempre più sfidanti e, finora, hanno dimostrato di essere perfettamente in grado di contrastare l’evasione e di incrementare il gettito fiscale;
3) I lavoratori delle Agenzie Fiscali sono gli unici nel comparto pubblico ad avere già sperimentato sulla propria pelle il costo del “diritto alla salute” per la decurtazione dell’indennità di amministrazione proporzionale alla durata dell’assenza per malattia inferiore a 15 giorni, potendone riscontrare iniquità ed inutilità;
4) Si rileva altresì la contraddizione che deriva dalla considerazione che, mentre da un lato il governo sembra voler porre in essere meccanismi a difesa dei salari, dall’altra decide di tagliare una grossa fetta di emolumenti;
5) I lavoratori dell’Agenzia evidenziano altresì, come le nuove norme in caso di malattia li sottopongano ad un regime di libertà vigilata con un’ora d’aria dalle 13 alle 14. Tale trattamento ha ulteriori, gravi implicazioni laddove si consideri l’ipotesi di un lavoratore privo di cerchia familiare e quindi costretto a provvedere da solo a semplici necessità di sopravvivenza quotidiana compresa la necessità di recarsi in farmacia ad acquistare un farmaco;
6) Anche su tale ultimo punto, si rileva un’inaccettabile disparità di trattamento di situazioni giuridiche identiche: in caso di malattia, un dipendente pubblico è diverso da un dipendente privato. Un altro caso in cui emerge tale disparità è la recente modifica della tassazione del lavoro straordinario, che introduce un’agevolazione solo per il lavoro privato;
7) In questo clima di prevaricazione e attacco nei confronti del pubblico impiego si rileva la totale inadeguatezza delle OO.SS. nazionali che, al di là di proclami nei propri siti web, poco hanno parlato o agito pubblicamente a difesa dei lavoratori.

Decidono pertanto di intraprendere le seguenti forme di protesta:

1. distribuzione all’utenza di volantino esplicativo della protesta;
2. astensione dalle prestazioni di lavoro straordinario;
3. astensione dalle prestazioni esterne in assenza del pagamento dell’anticipo della missione;
4. ritiro della disponibilità all’uso del mezzo proprio per lo svolgimento delle attività esterne;
5. svolgimento al front office di una pratica per contribuente;
6. adottare la procedura del profilo utente per ogni prestazione resa al front office senza eccezione alcuna, nel rispetto di quanto previsto nella carta dei servizi;
7. rispettare alla lettera tutte le disposizioni di qualunque livello e grado dettate dall’Agenzia delle Entrate nello svolgimento dei singoli compiti istituzionali, riducendo al minimo previsto la discrezionalità dei singoli operatori, indispensabile, soprattutto nelle azioni di controllo, per poter tenere conto della specifica situazione dell’utente;
8. attenersi nell’espletamento delle diverse mansioni alle tempistiche medie effettive rilevate nella concreta esperienza lavorativa;
9. attivazione dell’accertamento per tutti gli elementi assegnati, comprensiva anche di quelli da archiviare;
10. non fornire alcuna risposta per telefono rimandando il compito ai preposti servizi offerti dai numeri verdi;
11. interrompere tutte le attività davanti al computer, per le finalità di cui al D.Lgs. 626/94, ogni due ore di attività lavorativa;

Le RSU si impegnano, nell’espletamento del mandato ricevuto, a garantire che qualsiasi pressione o condizionamento a livello personale o collettivo nei confronti dei lavoratori che aderiranno allo stato di agitazione verrà dalle stesse considerato comportamento antisindacale.

Firenze, 21 luglio 2008.

I LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI FIRENZE 3


 
 
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