In una nota (*) del portavoce del Ministro della Funzione Pubblica, (emanata per polemizzare con il Prof. Ichino) abbiamo finalmente trovato l’interpretazione autentica dell’accordo separato del 4 febbraio tra il Governo ed alcuni sindacati.
Il portavoce del Ministro è lapidario:
1) i premi differenziati ai dipendenti saranno applicati con risorse aggiuntive e la valutazione avrà effetto sulla loro carriera.
2) Monitorare e analizzare i risultati della performance non significa che i sindacati parteciperanno alla valutazione, perché la valutazione è affidata per legge ai dirigenti delle singole amministrazioni.
3) Bisogna accettare l’idea che le Organizzazioni sindacali (tranne la CGIL, ovvio) condividono la riforma Brunetta.
Questi sono dunque i risultati raggiunti e magnificati dai firmatari dell’accordo. Abbiamo proprio ragione noi : quell’intesa è un ulteriore passo verso la cancellazione della contrattazione, ed abbiamo fatto il nostro mestiere non firmandola.
Roma, 11 febbraio 2011