ACI: Comunicato sul nuovo standard di produttività in vigore da luglio 2010

18 Luglio 2011

Comunicato

A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
 

Nei giorni scorsi è giunta negli uffici la nota dell’Amministrazione in cui viene annunciato l’avvio del “nuovo standard di produttività”.
E’ necessario fare un passo indietro per comprendere le ragioni principali che hanno portato a questa scelta.
Il vecchio fondo standard nasce nel lontano 2000 e sostanzialmente non è mai stato modificato nel suo impianto, ma ha solo subito nel corso degli anni degli aggiornamenti.
A dire il vero l’esigenza di una vera e propria revisione del sistema si era evidenziata già dopo l’avvio a regime dello STA, che con il superamento della competenza territoriale e con la possibilità dei punti di servizio esterni di operare direttamente su parte dei processi, rendeva inadeguato un modello ancorato solo a dati numerici.
Il lavoro negli uffici aveva acquisito una connotazione maggiormente consulenziale che era necessario fare emergere.
E’ in questa fase che con l’accordo e il sostegno della Direzione del Personale viene avviato un progetto, affidato ad una Commissione tecnica, teso a rilevare TUTTE le attività svolte negli uffici e a costruire su quei dati un sistema più aderente alla realtà.
Per la prima volta vengono coinvolti in questa rilevazione il 100% degli uffici e non solo un campione.
Ogni ufficio rileva le singole attività svolte (microattività), queste vengono accorpate in macroattività omogenee. A questo punto si è in grado di costruire una “matrice” ideale dove vengono elencate tutte le attività svolte in un ufficio provinciale. Manca ancora un aspetto fondamentale, quello relativo ai tempi di lavorazione,a questo scopo viene rilasciata a tutti gli uffici una procedura attraverso la quale ciascun operatore può indicare i tempi di svolgimento del proprio lavoro. Sull’analisi di questi dati procede il lavoro in sede di Commissione tecnica. Purtroppo proprio in questa fase si innesta la vicenda DDL “Bersani” e le conseguenti azioni di contrasto che ingessano di fatto le attività ordinarie per quasi un anno. Da ciò l’esigenza di procedere a una nuova rilevazione che consentisse l’implementazione della griglia già esistente (attualizzata con l’eliminazione dei processi ormai superati) con le nuove attività sorte nel frattempo (come le autentiche, la gestione cartelle esattoriali ecc.)
La nuova rilevazione avviene a marzo dello scorso anno in tutti gli uffici.
I dati confermano in realtà un quadro già emerso dalle prime proiezioni ovvero la tendenza degli uffici non in sofferenza a specializzarsi in servizi ad alto contenuto professionale, legati ad un frontoffice evoluto, di maggiore spessore qualitativo.
Inoltre risulta evidente che ad uffici di dimensioni simili corrispondono valori analoghi.
A questo punto si hanno a disposizione tutti gli elementi per stabilire i nuovi “tempi medi” cui agganciare la produttività degli uffici. In pratica l’ufficio che si colloca in termini di ore lavorate effettive al di sopra dei “tempi medi” rilevati avrà una percentuale di accesso al fondo inferiore al 100%, l’ufficio che invece si colloca al di sopra avrà una percentuale di accesso superiore al 100%. Lo scopo a cui tendere è la maggiore aderenza al modello teorico del 100%.

Passiamo ora a considerare l’applicazione concreta del sistema a livello contrattuale.
Da un lato il ridimensionamento delle risorse destinate al salario accessorio, dall’altro la necessità di superare l’aggancio anacronistico al mero aggiornamento hanno determinato la confluenza in un unico fondo di produzione delle risorse prima distribuite attraverso i due fondi “storici” (fondo per l’aggiornamento e fondo standard).
Detto questo, è chiaro che un sistema nuovo deve avere una applicazione graduale che consenta a tutti gli attori di comprenderne i meccanismi e di mettere in atto eventuali azioni correttive in termini di organizzazione del lavoro che consentano di migliorare la propria produttività. Giova a questo scopo sottolineare che le formalità erogate da sportello “multifunzione” hanno una “pesatura” maggiore e quindi contribuiscono ad elevare la percentuale di accesso al fondo. Inoltre è fondamentale che vengano correttamente imputate le ore dedicate ad attività extra produttive (formazione interna).
Comunque, in sede di prima applicazione le percentuali di accesso derivanti dall’applicazione puntuale del nuovo sistema verranno utilizzate per distribuire solo il 20% delle risorse effettive, il rimanente 80% verrà erogato utilizzando una forbice più ristretta (gli uffici che hanno un coefficiente di produttività inferiore all’85% riceveranno comunque l’importo corrispondente a 85 mentre quelli con una produttività superiore a 115% otterranno un compenso corrispondente a 115).
Rimaniamo, come sempre a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

Roma, 7/7/2010

Per il Coordinamento Nazionale
FP CGIL ACI
Derna Figliuolo

 
 
 
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