Agenzia del Territorio: comunicato su decentramento

18 Luglio 2011

Decentramento e cabina di regia.

 
Il giorno 2 febbraio 2007, siamo stati convocati dall’Agenzia del Territorio, su mandato dell’Autorità politica, per aggiornarci sui lavori della cabina di regia sul decentramento. La riunione è stata tenuta direttamente dal Dott. Picardi, il quale ci ha riferito in merito ai lavori.
La cabina di regia, composta dall’Agenzia del Territorio, Anci e Ministero dell’Economia e Finanze e degli Affari Regionali, sta lavorando alla stesura del DPCM attuativo ai sensi del comma 197 della finanziaria, il quale deve essere recepito dal MEF e successivamente emanato dalla Presidenza del Consiglio, previa consultazione con le OO.SS.. Gli obiettivi e i compiti, che si sono proposti ai sensi dei commi 196 e seguenti, sono l’emanazione di tre DPCM e un decreto direttoriale così suddivisi:
1. il primo DPCM che deve disciplinare le modalità di attuazione del decentramento;
2. il secondo che riguarda gli aspetti organizzativi e le risorse, da emanarsi entro e non oltre tre mesi dal primo; successivamente saranno aperti tavoli regionali per le problematiche riguardanti le strutture territoriali;
3. il terzo i tempi di decorrenza per la conservazione dei dati;
4. il decreto direttoriale che stabilisce le modalità di interscambio dei dati.
Per quanto riguarda le infrastrutture tecnologiche si sta dialogando tramite portali, che arrivano direttamente nei comuni, o programmi informatici, sempre pubblici, che gestiscono i dati da trasmettere ai comuni, nel caso di programmi alternativi. Il controllo della banca dati è comunque di competenza dell’Agenzia del Territorio. Comunque, per i comuni che non si convenzionano, c’è l’obbligo di utilizzare i programmi e le procedure in dotazione da parte dell’Agenzia. Gli enti locali avranno i dati relativi al proprio territorio e sui quali potranno intervenire; mentre sui dati nazionali potranno erogare solo il servizio di consultazione.
I comuni sono comunque obbligati a convenzionarsi con l’Agenzia; infatti per gli Enti Locali che decidono di non decentrare il servizio c’è l’obbligo della convenzione, come previsto dalla finanziaria. Nel caso decidano di assumere i servizi ci troviamo di fronte a tre tipi di convenzione:
1. gli enti locali assumo i servizi di base quali la consultazione, la certificazione, le volture e le istanza semplici e quindi si convenzionano per i restanti servizi;
2. assumono, oltre ai servizi al punto 1, l’aggiornamento catasto urbano e terreno, contenzioso e quindi si convenzionano per i restanti servizi;
3. assumono tutti i servizi e quindi si convenzionano per gli obiettivi di convenzione firmati tra Agenzia e Ministero.
L’Agenzia avrà, in tutti i casi, l’obbligo di controllare e verificare l’utilizzo e l’erogazione del servizio da parte dei comuni e nel caso gli stessi non rispettano i livelli di qualità o il raggiungimento degli obiettivi può intervenire e chiedere, all’Autorità politica, la revoca dei servizi.
Da questo primo incontro informativo si rileva un rafforzamento dell’Agenzia, la quale in primo luogo non si smantella ed inoltre ha un potere di controllo sui servizi ceduti. Mantiene, quindi, una serie di processi che permette la propria sopravvivenza e il mantenimento, a nostro avviso, del personale. Inoltre la non discussione sulle risorse, sia tecnologiche, sia economiche che umane, da il senso di un lavoro chiaro e serio. Cioè avere un quadro globale del processo per poi discutere delle stesse caso per caso.
Roma, 5 febbraio 2007

p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali

Giovanni Serio

Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio

Carmine Di Leo

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