Agenzia delle Entrate – Comma 165, progressioni economiche e altro

18 Luglio 2011

Comma 165, progressioni economiche e altro

 

Il collegio dei revisori dei conti dell’Agenzia ha ratificato gli accordi sottoscritti il 5 di agosto rendendo possibile il pagamento del premio di produttività entro il mese di novembre. Non trova invece conferma la notizia del nullaosta sulla verifica delle risorse per le progressioni economiche all’interno delle aree, anche perché non è compito del collegio dei revisori rilasciare simili “autorizzazioni”.
Nel verbale d’intesa del 5 agosto l’Agenzia ha assunto l’impegno di verificare con non ben definiti “Organi di Controllo” “la misura delle risorse qualificabili come certe e stabili e utilizzabili per il finanziamento delle progressioni economiche”.
Allo stato attuale le risorse disponibili sono esigue, la richiesta sindacale avanzata il 5 agosto era di una certificazione da parte dell’autorità politica di risorse aggiuntive, per consentire una percentuale accettabile di progressioni economiche , anche in considerazione del maggiore impegno chiesto al personale nel combattere l’evasione fiscale, come stabilito dalla manovra finanziaria del 2010.

E’ stato firmato nei giorni scorsi il D.M. relativo al c. 165 del 2009. L’importo assegnato all’Agenzia delle Entrate ammonta a 128.141.000 euro, viene confermato il taglio di circa il 20% previsto dall’art. 67 della legge 133/2008, decreto Tremonti. Un vero furto, considerato che, dai dati forniti dall’Agenzia, il 2008 si è concluso con 6,9 miliardi di entrate, 8% in più rispetto al 2007, con 645 mila accertamenti su imposte Dirette, IVA e IRAP , + 29% rispetto al 2007:

+ Accertamenti + Entrate Tributarie = – Salario

 

In considerazione di ciò, l’avvio di una nuova stagione di progressioni economiche è ancora incerto e necessiterà probabilmente di una massiccia mobilitazione di tutta la categoria per raggiungere l’obiettivo che unitariamente tutti i sindacati si sono prefissati.
Siamo sempre più convinti che la conflittualità tra sindacati indebolisce la capacità di mobilitazione dei lavoratori, necessaria per contrastare il clima autoritario/ repressivo instauratosi negli uffici dell’Agenzia. Le iniziative dei Direttori Regionali dell’Emilia Romagna e del Piemonte trovano il loro brodo di coltura nel decreto Brunetta e nella sua scellerata campagna di odio nei confronti dei lavoratori pubblici. E’ un attacco senza precedenti alla dignità dei lavoratori. E’ il tentativo di importare negli uffici pubblici quanto Marchionne sta cercando di imporre agli operai di Pomigliano. E’ il tentativo di ridurre i lavoratori pubblici e privati a meri ingranaggi di un sistema che distrugge i diritti, il lavoro, il salario e mina alla base la convivenza civile.
Non comprendiamo come si possa inneggiare all’accordo di Pomigliano, che riduce i diritti e gli spazi di democrazia in fabbrica, e non capire che l’attacco ai dipendenti pubblici è in perfetta sintonia con quella logica. Non aver contrastato il ministro Brunetta, aver appoggiato le iniziative di Marchionne ha creato le condizioni per l’affermarsi delle loro elucubrazioni mentali negli uffici dell’Agenzia.
Riteniamo necessario, almeno nella difesa dei diritti e della dignità dei lavoratori, l’unità sindacale, partendo dalla richiesta unitaria delle convocazioni.

Roma, 21 ottobre 2010
 
                                                                                                      FP CGIL Nazionale 
                                                                                          Coordinamento Agenzia delle Entrate 
                                                                                                     Luciano Boldorini

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