Agenzia delle Entrate: nota del coord. regionale Lazio su risoluzione del rapporto di lavoro

18 Luglio 2011

Alle delegate ed ai delegati dell'Agenzia dell'Entrate

FP CGIL ROMA E LAZIO 


Negli uffici dell’Agenzia delle Entrate dai primi giorni di marzo stanno piovendo lettere di risoluzione del rapporto di lavoro per anzianità contributiva e per raggiunti limiti di età .

La modifica apportata dall’art.72 del d.l. 112 del 2008 all’art.16 del d.lgs.503/92 prevede la facoltà dell’amministrazione di accogliere o meno, in base alle proprie esigenze organizzative, le domande di trattenimento in servizio.

Ebbene l’Agenzia delle Entrate ha deciso di adottare una univoca risposta negativa per tutte le richieste di trattenimento i servizio dei suoi dipendenti, abrogando di fatto completamente la possibilità di posticipare il pensionamento previsto dalla legge.

Dalle nuove modifiche del dl112 viene richiesto all’amministrazione di effettuare una valutazione discrezionale, tenendo conto oltre che delle esigenze organizzative e funzionali dell’amm.ne stesssa, delle particolari esperienze professionali acquisite da ogni lavoratore che richiede il prolungamento e dell’efficiente andamento dei servizi.

E’ sicuramente poco comprensibile quali sono gli elementi posti a base della valutazione delle condizioni oggettive , per esempio, delle esigenze funzionali e dell’efficienza dei servizi di quegli uffici operativi in cui sono arrivate risoluzioni a così tanti lavoratori da provocare inevitabili e conseguenti inefficienze specialmente per le attività di assistenza ai contribuenti, area in cui sono posizionati in prevalenza gli “anziani” della nostra amministrazione.

Ed in considerazione di questo ci piacerebbe sapere se si è tenuto in debita considerazione il previsto parere dei responsabili delle strutture in cui i richiedenti sono inseriti . Ma è stato chiesto?

Vi sono casi quindi in cui lavoratori che non hanno ancora raggiunto 60 anni di età vengono buttati fuori produzione pur volendo continuare a lavorare e casi di 65enni a cui, pur non avendo ancora neanche trenta anni di contributi, non viene data la possibilità di incrementare una pensione che li affamerà.
Tutto questo chiudendo gli occhi di fronte ad una crisi economica in cui siamo già pienamente immersi e che si preannuncia sempre più grave proprio per i prossimi due anni.

La Cgil chiede all’Agenzia di rivedere una posizione che non tiene conto della congiuntura economica, che “rottama” lavoratori che hanno contribuito con successo (gli incrementi di produttività e di maggiori incassi di questi ultimi anni sono ufficiali e noti a tutti) alla trasformazione epocale dell’amministrazione finanziaria in Agenzia delle Entrate , nega di fatto in maniera arbitraria un diritto previsto dalla legge e con gli imminenti buchi di organico non potrà che provocare disservizi ai cittadini contribuenti e un ulteriore regalo agli evasori.

Roma, 18.03.2009

Coordinatore Regionale
Agenzia delle Entrate
E. Lauri

 
 
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