Agenzia delle Entrate: Relazione di Carmine Ruocco del Coordinamento delle Agenzie Fiscali della FP CGIL Veneto

18 Luglio 2011

Coordinamento su sigla Cisl-Uil-Salfi dell'ipotesi di CCNL 2009

 

Relazione di Carmine Ruocco del Coordinamento delle Agenzie Fiscali della FP CGIL Veneto

Il Coordinamento Nazionale Agenzia Entrate di oggi ha avuto come principale argomento la sigla da parte di Cisl, Uil e Salfi dell’ipotesi di CCNL 2008/2009, su cui c’è un esauriente comunicato di Alfredo Garzi che mi evita di addentrarmi in ulteriori spiegazioni che motivino la mancata firma da parte di CGIL e in valutazioni di merito.
Un’unica considerazione personale: l’aspetto peggiore è che con la firma di questo contratto si ratificherà la perdita secca di un anno di adeguamento salariale al costo della vita. Per la prima volta, un CCNL biennale contiene già le tabelle degli aumenti per il successivo terzo anno, che non individuano, però, l’aumento reale (o presunto) calcolato con i consueti indici, ma solamente gli importi della vacanza contrattuale (6 euro medi netti).
Ci si dichiara già sconfitti tre anni prima. Bel risultato.

La discussione si è poi rivolta alla riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate imposta da quanto indicato all’art. 74 della L. 133/2008 per tutte le Amministrazioni dello Stato.
Sull’effettivo piano di ristrutturazione relativo alle Entrate si sa molto poco di concreto, poiché nell’incontro del 23 ottobre scorso non è stato fornito alcun dato ufficiale se non l’istituzione delle 106 Direzioni Provinciali, ma senza alcuna specifica sui compiti e sulle competenze che verranno loro assegnate e quelle che rimarranno agli Uffici locali.
Si spera che nella trattativa del 26 novembre siano date maggiori informazioni, perché le modifiche ora prospettate non lasciano intravedere un piano organico ma, piuttosto, modifiche discutibili che sembrano, di fatto, preludere ad una sospensione (più o meno) temporale della lotta all’evasione.
Se nella riunione informativa l’Agenzia tendeva a rassicurare, negando qualsiasi ricaduta sul personale in seguito alle modifiche organizzative, dai successivi documenti circolati sembra invece che le cose siano sostanzialmente diverse.
Tutto va inquadrato nell’attuale quadro politico aggravato dalla crisi economica, a dispetto della quale la Finanziaria va in senso opposto.
Non ci sono stanziamenti specifici o provvedimenti che vadano incontro ai lavoratori dipendenti e, anzi, vengono introdotti tagli che impediscono i miglioramenti necessari per attuare le riforme strutturali previste.

Infatti, oltre agli elementi negativi del CCNL vi è anche incombente la serie di riduzioni dei fondi previsti dalla L. 133 che azzerano il salario accessorio del 2009.
A meno che, come si legge all’art. 6 dell’Ipotesi di CCNL, dopo una verifica a fine giugno 2009 della coppia Brunetta & Tremonti, sia varato un provvedimento ad hoc.
Il che, vista la sensibilità finora dimostrata nei confronti dei lavoratori pubblici, sembra credibile solo a quelli che possiamo eufemisticamente definire inguaribili ottimisti…

Ricordiamo che ad oggi non ci sono fondi per il comma 165 neppure per il 2008, nonostante le rassicuranti promesse dei vari rappresentanti di governo.
In questo ambito negativo si innesta una intempestiva riforma delle Entrate che, invece di incidere sull’evasione ormai stimata sull’ordine dei 100 miliardi di euro, pare costruire un modello che contraddice e cancella quanto fatto in questi anni che hanno visto con il passaggio dal Ministero delle Finanze all’Agenzia delle Entrate un recupero graduale e progressivo di risorse, interrotto solo nel periodo dei famigerati condoni che, come evidenziato dagli ultimi rilievi della Corte dei Conti, oltre a vanificare il lavoro di accertamento degli uffici non hanno neppure fruttato quanto previsto.
È quindi questo modello economico che va contestato perché, al di là della naturale migliorabilità dell’organizzazione del lavoro, pare nasconda una rinuncia al recupero dell’evasione instaurando un metodo che può intervenire strumentalmente sull’accertamento, tarandolo più in base ad esigenze politiche territoriali che alle condizioni economiche che consentirebbero allo Stato di incamerare risorse evase.
Per questo motivo è indispensabile che, per la difesa reale dei lavoratori e dei cittadini, la nostra Organizzazione assuma una posizione politica netta, in considerazione degli ultimi provvedimenti governativi che mirano a modificare la struttura del rapporto di lavoro e che sono culminati nella formulazione dei due CCNL finora siglati.
La CGIL chiederà che, prima della definitiva sottoscrizione, quest’ipotesi di CCNL sia sottoposta al giudizio dei lavoratori.
Nelle prossime settimane, quindi, organizzeremo assemblee per illustrarne i contenuti e per far esprimere i lavoratori delle Agenzie Fiscali.

Venezia, 25 novembre 2008

 
 

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto