Anci: rimettere al centro Enti Locali e territorio rilanciando il lavoro pubblico

18 Luglio 2011

Anci: rimettere al centro Enti Locali e territorio rilanciando il lavoro pubblico – Comunicato Stampa di Daniele Giordano, Segretario Nazionale Fp-Cgil

“L’assemblea nazionale dell’Anci è una grande opportunità per rimettere al centro del dibattito gli Enti Locali e la loro importanza per il sistema Paese, per la tenuta dei servizi e quindi dello stato sociale” con queste parole il Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil, Daniele Giordano, commenta l’avvio dei lavori della XXVII assemblea nazionale dell’Anci.  

“La difesa degli Enti Locali come garanzia del bene comune, un elemento centrale per la Fp-Cgil, è un valore che in questa assemblea trova un forte sostegno, soprattutto in una fase che vede i Comuni costretti a tagliare i servizi e aumentare le tariffe. Penso – continua Giordano –
alle parole pronunciate dal Sindaco di Padova, Flavio Zanonato, sul disastro in atto nei servizi pubblici, che in alcuni casi rischiano la soppressione, alla sua appassionata difesa dell’inestimabile patrimonio culturale dell’Italia, al ruolo che in questo settore svolgono i Comuni”.

“La presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano dimostra quanto importante sia questo appuntamento, e dà maggior peso ai richiami che il Presidente della Repubblica ha spesso rivolto alla classe politica. I Comuni italiani – continua il responsabile Enti Locali dell’Fp-Cgil – sono uno strumento di esigibilità dei diritti e per questo, all’interno del dibattito sul federalismo, quest’assemblea può divenire un’occasione irripetibile per rilanciare un’idea di federalismo solidale, contrapposta a quella imperante che vuole centralizzate le decisioni e delocalizzati i costi, sempre e comunque a scapito dei cittadini e dei territori disagiati”.

“In questo dibattito – conclude il Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – non può restare inascoltata la richiesta di giustizia che viene dal lavoro pubblico. Condividiamo le parole del Presidente Chiamparino sul rischio di una crisi complessiva del sistema, ma nessun rilancio dei servizi è possibile senza un investimento nel lavoro di chi li fornisce, a partire dal riconoscimento del diritto al contratto nazionale. Su questo ci saremmo aspettati parole chiare e ci rammarichiamo che non siano arrivate”.

Padova, 10 Novembre 2010

 
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