Area Dirigenti/Direttivi: alcune riflessioni dopo il 1° incontro

18 Luglio 2011

Area Dirigenti/Direttivi: alcune riflessioni dopo il 1° incontro

In data 13/ 09/2006 si è tenuto a Roma il previsto incontro tra i direttivi e i dirigenti iscritti alla CGIL, con la presenza della segretaria nazionale FPCGIL Franca Peroni, del coordinatore nazionale FPCGIL VVF Adriano Forgione e del coordinatore area direttivi e dirigenti FPCGIL VVF Ugo Bonessio. Nell’incontro sono stati affrontati ed approfonditi, sia argomenti di interesse complessivo, che quelli più specifici dell’area succitata. Le principali considerazioni possono essere sintetizzate nel modo seguente: è stato ribadito un giudizio fortemente negativo sui provvedimenti emanati dall’amministrazione nel mese di Luglio 2006 (promozioni primi dirigenti e dirigenti superiori, definizione degli uffici dirigenziali e attribuzione degli incarichi): questi atti, privi di trasparenza e irrispettosi delle procedure sono irrazionali anche nei contenuti e sono la logica conseguenza della frettolosa e sospetta applicazione del decreto 217/05, voluto dal vertice dell’amministrazione, nonostante il parere contrario non solo della CGIL; ferma restando la contrarietà alla ripubblicizzazione del rapporto di lavoro, stabilita dalla legge 252/04, si rende necessario ottenere, quantomeno, una modifica della legge stessa finalizzata a ripristinare la piena contrattualizzazione di tutte le materie, ovvero, recuperare tutte le garanzie e i diritti sindacali del vecchio ordinamento, non solo per i dirigenti ed i direttivi, ma anche per tutto il restante personale; è necessaria una riformulazione sostanziale del Decreto 217/05 sulla base della modifica della legge 252/05, che rielabori un ordinamento tale da rendere più efficace ed efficiente il servizio reso ai cittadini, ma attraverso la valorizzazione del personale sia sul piano economico, che professionale; è necessario rivedere, in tempi brevissimi, il numero, il livello e le funzioni degli uffici dirigenziali del Corpo, che per quanto riguarda gli uffici del Dipartimento dovranno essere individuati in sinergia con gli uffici dirigenziali attribuiti alla carriera prefettizia ed a quella di ragioneria; ciò premesso, appare evidente che per ridare un minimo di autorevolezza e dignità alla componente VVF del Corpo, sia necessario, da un lato un intervento sull’impianto normativo, dall’altro, un atteggiamento meno passivo, sia del management tecnico di vertice, sia da parte dei singoli colleghi; è necessario valorizzare le competenze specifiche dei colleghi direttivi: ciò è possibile attraverso la realizzazione di un adeguato modello organizzativo dentro il quale, la peculiarità di queste figure possa trovare riscontro, sia sul piano economico e professionale, sia rispetto alle aspettative di carriera; a maggior ragione, pertanto, servono regole certe, oggettive e trasparenti per le valutazioni, le promozioni, l’affidamento di particolari incarichi o di posizioni organizzative. Quanto sopra è solo un primo contributo, certamente non esaustivo, ad una discussione di merito dettagliata ed approfondita: confidiamo nella partecipazione attiva di un numero sempre maggiore di colleghi per poterla arricchire e concretizzare.

15 settembre 2006

(Ugo Bonessio – Adriano Forgione)

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