Negli ultimi giorni, mentre la politica dovrebbe concentrarsi sullo schema di decreto attuativo presentato da Brunetta dopo la farsesca vicenda delle “dimissioni”, il Ministro continua la sua attività di riformista chiacchierone. Ieri ha lanciato una soluzione su un’altra emergenza del Paese, con una direttiva che impone la limitazione dell’uso a fini privati di internet negli uffici pubblici. Oggi, intervistato da Klaus Davi, si scaglia contro il look dei dipendenti che, a suo dire, dovrebbero sempre vestire in giacca e cravatta.
Mi chiedo se il Ministro pensi di introdurre un’apposita “indennità vestiario” o “indennità cravatta”, per integrare i magri stipendi dei dipendenti pubblici, e permettere loro di mantenere un look più consono ai suoi gusti, oppure se la permanenza a Palazzo Vidoni lo abbia ispirato a reintrodurre le divise per i dipendenti pubblici tanto in voga nel Ventennio.
Quanto poi all’altra innovativa proposta di disseminare i Ministeri in giro per le città italiane, ci sfugge la logica.
Ci dica il Ministro dove accade in Europa ed in Nord America che ministeri ed enti centrali non siano collocati nelle capitali. Se ciò non avviene, forse, ci sarà una valida ragione.
Roma 28 Maggio 2009