C’è chi prova a sabotare lo sciopero: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL nazionale

18 Luglio 2011

C'è chi prova a sabotare lo sciopero: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL nazionale

All’apertura degli uffici e dei servizi di questa mattina nelle regioni del Sud e delle isole interessate allo sciopero, mentre rilevavamo le percentuali di adesione all’agitazione, abbiamo con sorpresa e sconcerto appreso l’esistenza di un fenomeno piuttosto esteso nelle città del meridione tra le altre Palermo e Potenza per il quale nella giornata di oggi sono state autorizzate con preavviso a volte di 24 ore, assemblee del personale indette dalla Cisl, di una durata che va da un minimo di 4 ore all’intero turno di lavoro.

Si tratta di un fatto che se confermato sarebbe gravissimo perché oltre a chiamare in causa l’assoluta mancanza di correttezza delle Organizzazioni Sindacali che hanno indetto le assemblee, implicherebbe una grave responsabilità di quei dirigenti che, in barba a tutte le norme che regolano l’esercizio del diritto allo sciopero nei servizi pubblici, ed in dispregio a una giurisprudenza consolidata dalla Commissione di Garanzia, si configurerebbe come una riduzione dei servizi minimi, fino a comportare, in qualche caso l’interruzione dei servizi stessi.

Chiediamo ai Prefetti, e alle responsabilità politiche delle amministrazioni e dei servizi, di prendere immediatamente provvedimenti e di informare comunque la cittadinanza, che i disservizi della giornata di oggi che andranno oltre quelli che lo sciopero avrebbe comportato, sono responsabilità non di chi ha promosso lo sciopero ma di chi hi indetto le assemblee e dei funzionari che le hanno autorizzate.

Nei prossimi giorni provvederemo a denunciare agli organi preposti e alla Commissione di Garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero dei servizi pubblici l’accaduto, richiedendo che vengano perseguite le responsabilità di chi ha commesso queste violazioni al solo scopo di indebolire lo sciopero della Cgil, rendendosi complici di scelte e comportamenti di Organizzazioni Sindacali che rischiano di smorzare e far dimenticare le loro gloriose tradizioni, con un presente che li qualifica sempre più come imbonitori di televendite, piuttosto che come rappresentanti dei lavoratori.

Roma, 14 novembre 2008

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