Carcere: gravissimo atto intimidatorio contro la rappresentanza sindacale di Fp-Cgil e Fns-Cisl al carcere di Sollicciano. Comunicato stampa congiunto di Francesco Quinti, Fp-Cgil Comparto Sicurezza e Pompeo Mannone, Segretario Generale Fns-Cisl

18 Luglio 2011

Carcere: gravissimo atto intimidatorio contro la rappresentanza sindacale di Fp-Cgil e Fns-Cisl al carcere di Sollicciano. Comunicato stampa congiunto di Francesco Quinti, Fp-Cgil Comparto Sicurezza e Pompeo Mannone, Segretario Generale Fns-Cisl

Da anni denunciamo invano, a tutti i livelli di responsabilità politica e di amministrazione, il pessimo clima lavorativo, la profonda avversione e le ripetute intimidazioni a cui sono sottoposti la Fp-Cgil, la Fns-Cisl e i loro rappresentanti della Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Firenze – Sollicciano.

Episodi reiterati nel tempo, intollerabili e inquietanti, a cui va purtroppo aggiunto l’ultimo consumato nella notte del 22 gennaio scorso, attorno alle ore 2.30, nel locale posto sotto la caserma agenti, nel quale sono state date alle fiamme le bacheche sindacali della Fp-Cgil e della Fns-Cisl; un incendio che avrebbe potuto avere gravi conseguenze per la salute dei poliziotti che in quel momento riposavano in stanze poste proprio al di sopra delle bacheche, se le fiamme non fossero state domate in tempo da colleghi passati di lì per caso.

Quanto accaduto, anche nel passato, conferma evidentemente il clima pesante vissuto in questo istituto penitenziario. A nostro giudizio la magistratura e il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dovrebbero – anche attraverso il Nucleo Investigativo Centrale di cui quest’ultimo dispone – approfondire il caso, non solo a difesa delle libertà sindacali, ma soprattutto a tutela dell’istituzione carceraria e dell’irreprensibilità dei colleghi della Polizia Penitenziaria che operano in quella struttura.

Non saranno certo le intimidazioni ricevute ad impedirci di continuare ad agire in modo responsabile e trasparente, per il rispetto delle regole e dei diritti dei poliziotti che in quel carcere, tra mille disagi e grandi difficoltà, ogni giorno rendono un grande servizio alla collettività.

Roma, 24 gennaio 2011

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