La legge 199/2010 cd. “svuota carceri”, presentata al Paese dal Ministro Alfano per mitigare le criticità del sistema penitenziario, si è tradotta – come sostenuto in tempi non sospetti dalla Fp Cgil – in una fuoriuscita molto limitata di detenuti dalle strutture detentive, circa 1100 a dispetto degli 8/9000 più volte annunciati. Un risultato magro, che si aggiunge alla beffa delle mancate 2000 assunzioni, più volte promesse ai poliziotti penitenziari, già oggi ridimensionate e ridotte a non più di 1610, e sulla cui copertura finanziaria continuiamo ad avanzare dubbi molto seri.
Oggi siamo sempre più vicini alla terrificante soglia psicologica dei 70.000 detenuti, e nel frattempo nessun provvedimento incisivo è stato assunto sul fronte del personale e dei provvedimenti legislativi per migliorare la vita e il lavoro in carcere, a partire dal famoso piano carcere e dai tre pilastri su cui questo avrebbe dovuto poggiare. Fin qui, tutte le soluzioni indicate e proposte dal Ministro Alfano si sono tradotte in un nulla di fatto.
Un vero fallimento.
Se il Ministro vuole davvero sgombrare il campo da ogni dubbio, lo faccia cominciando a garantire che i contenuti della legge 199/2010 siano quanto prima osservati e coerentemente praticati. Poi convochi i sindacati e apra un dibattito serio su come affrontare realmente l’emergenza; metta da parte i toni trionfalistici e la propaganda e si rimbocchi le maniche insieme a noi per risolvere i problemi, senza semplificazioni e senza promettere miracoli.
Roma, 11 Febbraio 2011