CCIE 07: No a nuove competenze senza l’approvazione della nuova pianta organica

18 Luglio 2011

CCIE 07: No a nuove competenze senza l'approvazione della nuova pianta organica

 
Nella riunione del 13/4/2007 l’Amministrazione ha presentato le sue linee guida ispiratrici del contratto integrativo di ente 2007, elaborato sulla scorta del piano di indirizzo strategico del CIV e del C.d.a ed ai successivi obiettivi operativi che saranno assegnati con Determinazione/Circolare del Direttore Generale:
– Impulso a migliorare la qualità e la tempestività nell’erogazione delle prestazioni attraverso l’introduzione di performance di efficacia soprattutto nelle linee pensioni subito – tfs – piccoli prestiti e prestiti pluriennali;
– Messa a regime della gestione delle entrate (scrivania virtuale).
– Programma biennale con l’individuazione di piani produttivi tali da favorire il pieno raggiungimento di quanto programmato
– Definizione dei processi di riorganizzazione e di riconversione del personale della Direzione Generale individuato in applicazione dell’art. 1, comma 440 della legge finanziaria 2007 ;
– Coinvolgimento operativo della Direzione Generale nelle attività produttive delle strutture territoriali nell’ambito della programmazione generale anche attraverso progetti specifici che possono riguardare le pensioni, i riscatti, le ricongiunzioni, il TFR;
– Completamento dell’acquisizione delle competenze dell’Istituto (personale militare).
La Cgil ha formulato un convito apprezzamento in linea generale dei principi ispiratori del CCIE specie per quanto attiene la pruliennalità della programmazione, l’avvio coerente dell’applicazione del comma 400, ritenendo che queste linee siano coerenti con quanto definiti unitariamente dalle OOSS Confederali,auspicando tuttavia che non si ripetano su scala ridotta quanto si sta verificando a livello governativo sui rinnovi contrattuali, perché è notorio che la via per l’Inferno è lastricata di buone intenzioni. Ma noi siamo fiduciosi che ciò non accada.
Più specificatamente la Cgil chiede che già dalla prossima convocazione sia prodotto un documento più stringente che contenga:
l’ammontare del fondo
l’ approntamento del progetto di riorganizzazione in applicazione del comma 440 finanziaria 07, con il coinvolgimento di tutto il personale della Direzione Generale, dopo aver provveduto a rinforzare gli organici delle sedi territoriali di Roma,
varo della circolare con gli obiettivi operativi,
una più puntuale specificazione dei progetti speciali sia per quanto riguarda le risorse umane che economiche.
Per dare un aiuto concreto alla periferia, un nostro scopo prioritario e irrinunciabile, occorre definire progetti organici privi di qualsiasi estemporaneità, sulla scorta dei non travolgenti risultato del “progetto del TFR in direzione generale” per avventurarsi in settori molto più impegnativi come le pensioni e operando per dare a tutti i dipendenti della Direzione Generale carichi omogenei di lavoro.
Sulla programmazione ci aspettiamo che gli obbiettivi operativi siano il risultato di approntamento dei famosi “piani d’azione” concertati con i Responsabili di processo, così come viene sbandierato in tutti i documenti e di cui le RSU siano state portate a conoscenza.
Le linee guida non fanno nessun accenno ai progetti locali, né contiene accenni ai progetti Compartimentali.
Superata la fase emergenziale, durante la quale abbiamo accettato che di fatto essi venissero stabiliti dal TAVOLO NAZIONALE, oggi la Cgil è del parere che i Dirigenti e le RSU debbano riappropriasi pienamente delle loro competenze, secondo quando stabilito dall’art 5 ccnl 02/05 .
I soggetti deputati ai progetti locali sono essi con l’unico vincolo da rispettare che siano misurabili e quantificabili costituendo una parte della programmazione ordinaria.
Inoltre le linee guida non recano il minimo accenno allo sviluppo professionali nè sul sistema indennitario , incentrandosi tutto sulla produttività.
In merito all’indicatore della c.d. performance, riconoscendo che sono coerenti con il memorandum e con alcune previsioni legislative, la costruzione degli stessi non può che essere fatta all’interno del contratto integrativo, a valere per l’anno prossimo.
Infine diciamo no all’acquisizione delle competenze dei Militari. Già nel 2005 abbiamo acquisito le competenze di tutte le pubbliche amministrazioni, senza nessun apporto nuovo di forza lavoro e di incremento del fondo. Al raddoppio del carico di lavoro, a costo zero per l’Amministrazione, i lavoratori hanno risposto con zelo e abnegazione, consapevoli del delicato ruolo sociale chiamati a svolgere. Ma questo non deve precostituire alibi per ulteriori aggravamenti che non si sarebbe in grado di sopportare. Se la vecchia Amministrazione ha compiuto quella operazione, confidando in previsioni che non si sono avverate la nuova, e che di fatto hanno scaricato un enorme mole di lavoro sempre sugli stessi, la nuova Amministrazione, accorta ed illuminata, non può riproporre i vecchi errori, ma deve semplicemente far presente al Governo che per conseguire qualsiasi obiettivo,anche se legislativamente previsto, occorre rinforzare l’Inpdap approvando la nuova pianta organica e sbloccando le risorse del fondo.
La Cgil confida che questi nodi possano essere rapidamente sciolti.
Roma, 16/4/2007

Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella

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