CGIL Dipartimento Reti Terziario Cooperazione stabilizzazione call center

18 Luglio 2011

CGIL Dipartimento Reti Terziario Cooperazione stabilizzazione call center

A tutte le strutture CGIL
LORO SEDI

A seguito dell’incontro del 5 marzo con il Ministro del Lavoro (vedi comunicato alle strutture del 6 marzo) abbiamo cercato di sollecitare un ruolo più incisivo da parte degli uffici ispettivi del ministero del lavoro. Abbiamo quindi ribadito il ritardo che si è accumulato; il residuo e ridotto tempo che è rimasto sino al 30 aprile per definire gli accordi di stabilizzazione e accedere ai benefici e alle procedure previsti dalla legge finanziaria; lo scarto eccessivo tra richieste di incontro e trattative aperte; il ruolo che possono svolgere gli uffici ispettivi per fare emergere le situazioni di irregolarità e aiutare di conseguenza gli accordi di stabilizzazione.
Siamo altresì intervenuti su singole situazioni territoriali che ci sono state segnalate sempre in ordine al funzionamento delle ispezioni; abbiamo comunicato quelle situazioni su modalità eccepibili che in alcuni territori sono state segnalate (avvisi preventivi alle aziende prima degli interventi degli ispettori); sono state evidenziate da parte nostre quelle ispezioni a esito positivo che alcune categorie hanno riferito alla struttura nazionale e che invece a nostro avviso non sarebbero a norma.
Dai responsabili del ministero abbiamo appreso che sino al 30 marzo l’intervento degli ispettori è da considerare come un intervento di “posizionamento” e quindi non come un ordinario intervento ispettivo. Quest’ultimo potrà iniziare, su decisione dei singoli uffici territoriali, a partire dal 2 aprile 2007.
Abbiamo chiesto pertanto di intensificare gli incontri a livello territoriale dei responsabili degli uffici ispettivi con le organizzazioni sindacali.
A questo proposito è necessario che tali incontri siano sollecitati dalle nostre strutture assieme a CISL e UIL. In questi incontri che occorre costruire rapidamente è necessario segnalare le richieste di incontro effettuate e le (purtroppo allo stato ancora poche) trattative aperte. In tutte quelle situazioni di mancata risposta o di confronti stagnanti va richiesto l’intervento ispettivo (dando priorità a quelle realtà con una forte concentrazione di lavoro precario).
Vi ribadiamo la necessità che i dati da più tempo richiesti (da ultimo il 6 marzo) affluiscano al centro nazionale/dipartimento Reti-Terziario-Cooperazione. A questi vanno aggiunti quelli relativi alle effettive conciliazioni individuali concordate.
Nei prossimi giorni si riunirà il gruppo di lavoro nazionale e successivamente provvederemo a convocare le strutture territoriali e di categoria nazionali.

Dip. Reti-Terziario-Cooperazione
il coordinatore
Rosario Strazzullo
 
Roma, 15 marzo 2007

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